C.Castello: Liceo scientifico come ammissibile nel piano dell'offerta formativa

“La Provincia inserisce il liceo scientifico di Città di Castello come ammissibile nel piano dell’offerta formativa: un risultato per tutto il territorio” Rispetto alle notizie pubblicate sul Piano di organizzazione delle rete scolastica, liquidato dalla Provincia di Perugia, ci corre l’obbligo di alcune rettifiche. In primo luogo il documento- spiegano Luciano Bacchetta, e Domenico Caprini- introduce, per la prima volta l’ammissibilità di un indirizzo scientifico a Città di Castello: il passaggio, niente affatto scontato, è dunque un significativo passo in avanti perché la Provincia ha riconosciuto l’opportunità di ampliare il ventaglio dell’offerta formativa, anche sulla scorta del protocollo d’intesa, firmato a suo tempo da Regione, Provincia, Comune di Città di Castello e di Umbertide. Nell’allegato al piano, il liceo scientifico figura ufficialmente come uno degli indirizzi che si ritiene opportuno sottoporre alla Regione, che ha l’ultima parola quanto a sistemi scolastici, e l’inserimento è stato votato all’unanimità dei presenti. La convergenza - ha spiegato Bacchetta - è il frutto della sinergia tra istituzioni locali ma anche di una riflessione profonda sulle dinamiche interne, in base alle quali l’apertura di una sezione scientifica presso il liceo classico “Plinio il giovane” non sarebbe una sovrapposizione con altre agenzie del territorio ma piuttosto andrebbe ad intercettare il consistente flusso in uscita ogni anno verso la regione Toscana. Con all’approvazione del Piano provinciale per Città di Castello si apre ufficialmente una possibilità, che ora dovrà essere confermata dalla Regione dell’Umbria, cui spetta la decisione definitiva. Ma oltre gli scenari locali, sulla possibile istituzione del liceo scientifico tifernate peseranno altri elementi ed in modo particolare i tagli indifferenziati previsti dal decreto Gelmini, che, se confermati, costringeranno gli enti locali a rivedere e stravolgere, sulla base di meri parametri numerici o motivazioni squisitamente economiche, qualsiasi programmazione - hanno concluso i due consiglieri provincisali- rispettosa delle esigenze degli studenti, delle famiglie, degli operatori.