C.Castello: Rampi e Morini sulla ex Fat: è ora di intervenire

Il contratto di quartiere 2 inerente i rioni storici Prato e Mattonata si è palesemente bloccato in quanto ha evidenziato gravi lacune soprattutto nella parte relativa alla ex Fat e S.Domenico. Dopo le fortti critriche di Italia Nostra, dell’ass. storica Altavalle del tevere, dei comitati dei Rioni di prato e Mattonata oltre che degli abitanti del centro riuniti in assemblea, preme segnalare , affermano concordi Nicola Morini capogruppo di “Castrello Libera” e Ivano Rampi di “Forza Italia” , la recente formale espressione da parte della consulta del Centro Storico che auspica una revisione del progetto orientata verso il parziale recupero dei capannoni esistenti , simbolo di una delle attività produttive più importanti del territorio di Città di Castello e che gli edifici di nuova costruzione siano maggiormente rispettosi ed integrati con il tessuto urbanistico ed edilizio esistente con particolare riguardo al complesso di S.Domenico e della chiesa della Carità. La situazione urbanistica e igenico- sanitaria della Ex Fat è sempre più fatiscente, continua Rampi, una situazione di emergenze alla quale debbono essere date risposte definitive. La “Commissione Assetto del Territorio” ha finalmente effettuato il sopralluogo nel corso del quale i consigliere hanno potuto prendere visione di importanti rinnovamenti avvenuti nella chiesa della Carità e del sottosuolo della Ex Fat dove sono emersi reperti di epoca romana. La dott.ssa Abbozzo, presente al sopralluogo per conto della direzione generale della Sopraintendenza dell’Umbria, ha confermato le novità emerse con i nuovo ritrovamenti archeologici e la scoperta delle origini templari della Chiesa della Carità. In particolare la Dott.ponendo l’attenzione sugli affreschi decorativi del 1200 emersi sotto l’Ultima Cena, ha parlato di una scoperta storico artistica di valenza internazionale. Secondo noi – concludono Rampi e Morini è venuto il momento di sedersi intorno ad un tavolo per trovare una soluzione perché come osservato anche da autorevoli membri della sinistra cittadina, sul centro storico non possiamo permetterci di sbagliare. Per questo abbiamo presentato un ordine del giorno che impegna il consiglio comunale a convocare la “commissione assetto del territorio” per valutare le possibili modalità di revisione del progetto ed audire la parte privata degli immobili interessati, l’esecutivo della consulta del centro storico e i rappresentanti del comitato deri residenti appositamente costituitosi