C.Castello. Scendono in campo i lavoratori della CRI.

Scendono in campo i lavoratori della Croce Rossa Italiana e più specificatamente quelli della delegazione tifernate per protestare contro il Governo che avrebbe dovuto procedere alla regolarizzazione della loro posizione lavorativa. In occasione dell’assemblea dei lavoratori della Cri, svoltasi a Città di Castello lo scorso 10 ottobre, le organizzazioni sindacali hanno protestato contro la mancata assunzione, con contratto a tempo indeterminato, di 22 lavoratori precari con ruolo di autisti soccorritori che svolgono funzioni di trasporto infermi, in emergenze e non, per il presidio ospedaliero di Città di Castello e Umbertide e per otto Comuni del comprensorio. “Tutti 22 i lavoratori in questione – hanno sottolineato in una nota congiunta i rappresentanti di FP CGIL E CISL, Vanda Scarpelli e Michele Belladonna – hanno ormai raggiunto i requisiti previsti dalla finanziaria 2007 e che prevedeva per gli enti pubblici, la possibilità di assumere, con contratto a tempo indeterminato, il personale che fosse risultato vincitore di apposita selezione concorsuale. Siccome ad oggi – hanno concluso i rappresentanti sindacali – ciò non si è verificato, riteniamo doveroso indire uno stato di agitazione sindacale di tutto il personale CRI di Città di Castello, chiedendo altresì, quanto prima, un incontro sia con il prefetto che con la presidente della giunta regionale Maria Rita Lorenzetti, non solo per regolarizzare la posizione dei lavoratori ma anche e soprattutto per garantire una sempre migliore qualità del servizio”.