C.Castello.Si al dialogo tra mondo islamico e cristiano.

Trasformare la città in un laboratorio del dialogo per ridurre le diffidenze spesso alla base di rapporti difficili e conflittuali tra cittadini a stranieri. Questo il messaggio lanciato da Abdelkrim Benouchene, rappresentante dei cittadini islamici in occasione dell’incontro che si è svolto nei giorni scorsi nella sala del Consiglio Comunale di Città di Castello, inserito nella settima giornata del dialogo cristiano-islamico promossa dal Comune di Città di Castello, coordinamento stranieri Alta Valle del Tevere, Centro di Aggregazione Giovanile e Caritas diocesana. La disponibilità al dialogo è stata affermata anche dal vescovo di Città di Castello mons. Domenico Cancian e dal vice sindaco del comune tifernate Luciano Bacchetta che ha ricordato come la conoscenza reciproca sia un potente strumento di integrazione che supera l’aspetto giuridico e incide nella socialità diretta delle persone. Ha aperto il dibattito l’intervento di don Achille Rossi sul rapporto reciproco tra religione e società cui hanno fatto seguito quelli di Loucia Demosthenous della Regione e di Massimo Belardinelli, direttore del Primo Circolo Didattico.