C.Castello. Verso la variante generale al PRG

Verso la variante generale del Piano regolatore di Città di Castello: proseguono gli incontri in vista dell’adozione del nuovo strumento urbanistico con un appuntamento dedicato ai tecnici convocato dall’Amministrazione comunale all’Auditorium di Sant’Antonio mercoledì 27 novembre a partire dalle 17.30. “Nelle ultime settimane abbiamo promosso un confronto a tutto campo sull’ipotesi di variante che sarà sottoposta al consiglio comunale” dichiarano il sindaco di Città di Castello Luciano Bacchetta e il vicesindaco con delega all’Urbanistica Michele Bettarelli, precisando come “avere condiviso con le categorie, con i cittadini e i consiglieri questa fase preliminare non risponde ad un adempimento di legge ma ad una precisa scelta dell’ Amministrazione perché la programmazione del territorio è uno dei terreni su cui i cittadini devono avere la possibilità di informarsi e di esprimersi non solo come portatori di interessi legittimi ma soprattutto come appartenenti ad una comunità che sta decidendo quale assetto assumerà in futuro, dove dislocare le funzioni essenziali e quale tutela apporre ad un contesto ambientale e architettonico di grande pregio. In questa ottica si inserisce anche la riunione con le associazioni e gli ordini professionali di natura tecnica, perché per dare corpo ad un’idea di città in cui trovino spazio tutte le istanze di una crescita equilibrata è utile l’apporto di ogni componente”. “Sulla variante generale al piano regolatore ha condotto un percorso di conoscenza ed esame molto approfondito anche la commissione consiliare Assetto del territorio” aggiunge il presidente dell’organismo Luciano Domenichini, ricordando come “l’argomento abbia occupato ben quattro sedute, consentendo ai membri di acquisire sia informazioni di dettaglio che una valutazione complessiva dello strumento su cui presto andremo ad esprimerci in via ufficiale. Naturalmente ognuno ha il diritto di nutrire la propria opinione sulla variante ma sarà difficile sostenere che intorno ad essa non sia stato sviluppato un dibattito aperto al contributo di tutte le anime cittadine”.