C. Castello. Violentò giovane tifernate, condannato a 12 anni di carcere

Dodici anni di reclusione: dura condanna nel processo a carico del trentenne napoletano accusato di aver rapinato due giovani tifernati e violentato una di loro nel gennaio 2007. La sentenza è stata pronunciata quest’oggi dal Tribunale Collegiale di Perugia. Il Pubblico Ministero Dario Razzi aveva chiesto la condanna a tredici anni di reclusione. L’uomo, che per tali fatti è detenuto in stato di custodia cautelare dal maggio 2007 quando venne arrestato a Napoli, nel quartiere di Scampia, ha assistito in aula alla lettura della sentenza. Erano presenti anche le due ragazze, costituite parte civile nel processo: il Tribunale ha liquidato nei loro confronti una provvisionale immediatamente esecutiva a titolo di risarcimento dei danni subiti. Violenza sessuale, sequestro di persona e rapina, i reati contestati al trentenne, tutti in concorso con l’altro ragazzo, anch’egli napoletano, già condannato con rito abbreviato a tre anni di reclusione. La sera dello stupro i due, (il più giovane lavorava nel tifernate, mentre l’altro si trovava di passaggio a Città di Castello), s’impossessarono della vettura di una delle due giovani e, minacciandole con un collo di bottiglia rotta, le condussero in aperta campagna, dove poi venne consumato lo stupro e dove vennero abbandonate, dopo essere state derubate delle borse, dei cellulari e della vettura. Seguendo le tracce lasciate dai cellulari rubati, nonché sulla base delle indicazioni fornite dalle due ragazze gli agenti del Commissariato di Polizia di Città di Castello, guidati dall’Ispettore Maurizio Alessandrini risalirono agli autori della violenza.