C.Castello: al Festival delle Nazioni i canti della pace

Il Festival delle Nazioni in corso a Citta' di Castello e in altre localita' dell' alta valle del Tevere umbra, presenta mercoledi' prossimo una delle sue proposte piu' interessanti. Un concerto, dal suggestivo titolo ''Shir del essalem'' (canti della pace). L' edizione di quest'anno e' dedicata alla Spagna ed in particolare all' intreccio di culture e civilta' che si realizzo' durante la dominazione araba, caratterizzata da una sostanziale coesistenza, piu' che da un conflitto, tra cristianesimo, islam ed ebraismo. Una lezione che il festival tifernate propone oggi in un contesto di stringente attualita' come un possibile modello di incontro. Il concerto ''Shir del essalem'' (canti della pace) e' in programma nella chiesa di San Domenico e vedra' protagonista il Theatrum Instrumentorum diretto da Aleksandar Sasha Karlic, cantante, percussionista e suonatore di oud (il liuto arabo) di origini jugoslave. Dal 2004 Karlic dirige anche il Balkan Blues, singolare ensemble che riunisce musicisti originari dell' area dei Balcani attivi in Italia. Con lui Moni Ovadia ed il vocalista palestinese Faisal Taher, noto anche per le sue collaborazioni in materia di musica etnica con il jazzman Paolo Fresu. Saranno eseguiti canti di autori anonimi delle tradizioni cristiane arabe e sefardite, a partire dalle Cantigas di Sancta Maria che vengono attribuite solitamente, almeno in parte, allo stesso re Alfonso il Saggio, monarca illuminato che si circondo' del meglio della scena culturale della Spagna del suo tempo a prescindere dalle origini. Una parte della raccolta, che risale al tredicesimo secolo, e' dovuta a musicisti della sua corte, in cui cristiani, arabi ed ebrei convivevano senza conflitti. Il programma contiene anche altri canti che spaziano fino al ventesimo secolo, sempre con l' intento di superare contrapposizioni religiose e culturali.