Il 26 agosto si alza il sipario sulla 57a Edizione del Festival delle Nazioni che – come già annunciato – è dedicata al Portogallo. L’inaugurazione è affidata a Alexander Gadjiev, giovane e celebre pianista goriziano.
La Repubblica portoghese si pone a conclusione di una precisa idea progettuale avviata tre anni fa dal Festival, ovvero la ricerca del rapporto, della fitta trama culturale che si intreccia tra Stati colonizzatori e colonizzati, con un continuo rimando tra ciò che si radica nel territorio e ciò che il territorio ‘invaso’ restituisce e irradia a lungo raggio.
Un doveroso omaggio sarà reso ai cinquant’anni della Rivoluzione dei Garofani, avvenuta il 25 aprile 1975. Questa svolta epocale per la Repubblica portoghese è stato uno dei principali motivi ispiratori delle scelte artistiche, considerando il forte impatto che l’avvenimento ha avuto sul tessuto politico, sociale e culturale del Paese.
«Prima la Spagna, poi l'Italia e ora è il momento di accogliere il Portogallo. La 57esima edizione del Festival delle Nazioni porterà nella nostra città musica e tradizioni di una nazione legata al nostro territorio per molti motivi, uno tra i quali quello turistico e religioso; il cammino portoghese che porta a Santiago attraversa la nazione come il cammino Francescano attraversa la nostra vallata. E molto altro. E la musica portoghese si diffonderà fra alcuni dei luoghi simbolo della nostra città, come l'auditorium San Giovanni Decollato e la chiesa di San Domenico, per poi andare in luoghi altrettanto suggestivi delle città limitrofe del comprensorio Umbro-Toscano, coinvolgendo parte del mondo culturale cittadino, tra cui la scuola di musica comunale G. Puccini, a conferma che anche il Festival si muove nella rete altotiberina, esistente nella nostra vallata anche sotto il punto di vista musicale. Cogliamo l’occasione poi per formulare ai nuovi rappresentanti del Comune da pochi giorni nominati, i migliori auspici di buon lavoro per guidare la manifestazione al traguardo dei 60 anni di vita nel solco di una tradizione culturale bella e importante, che ha saputo dare un respiro internazionale alla nostra città. Inoltre ai rappresentanti uscenti del Comune di Città di Castello, a cominciare dal presidente Leonardo Salcerini, fino a Fabio Battistelli, Patrizia Cesaroni e Venanzio Nocchi, esprimiamo gratitudine per il lavoro svolto con passione, competenza e disponibilità in seno all’associazione unitamente a tutti gli altri rappresentanti pubblici e privati» hanno dichiarato il sindaco Luca Secondi e l’assessore alla Cultura, Michela Botteghi.
Il manifesto programmatico del Festival delle Nazioni si sviluppa toccando i grandi periodi della storia della musica, della cultura e della storia sociale del Portogallo; un paesaggio artistico disegnato lungo quattro secoli che dal Barocco arriva ai nostri giorni, dove si susseguiranno artisti di chiara fama, formazioni prestigiose e programmi dalle impaginazioni originali e variegate, molti dei quali giungono per la prima volta in Italia o sono nuove produzioni del Festival.
Città di Castello/Umbertide
19/08/2024 15:11
Redazione