C.Castello: appello Deserto, i giudici in camera di consiglio

Si è ritirata in camera di consiglio la Corte d'assise d'appello di Perugia davanti alla quale si è svolto il processo a Tiziana Deserto condannata in primo grado a 15 anni di reclusione (tre condonati) per avere concorso all'omicidio e alla violenza sessuale subita dalla figlia Maria Geusa, uccisa a Città di Castello nell'aprile 2004 all'età di due anni e sette mesi. La sentenza è attesa intorno alle 13. La donna si proclama estranea alle accuse. Al termine della sua requisitoria il sostituto procuratore generale, Giancarlo Costagliola, ha chiesto per lei una condanna a 19 anni di reclusione. Stamani accusa e difesa hanno rinunciato alle repliche. Prima che la Corte si ritirasse in camera di consiglio, la Deserto si è rivolta ai giudici con una breve dichiarazione spontanea. ''Giudicatemi serenamente - ha chiesto - perche' non ho fatto nulla di male alla mia bambina. Mi aspetto un'assoluzione con formula piena''.