Si espande il movimento velico a Città di Castello, che, grazie al Circolo Centro Italia e alle imprese dello skipper tifernate Alessio Campriani, sta riuscendo ad affermarsi anche in una terra senza mare come l’Umbria. Nei giorni scorsi è stato presentato l’intenso programma di attività, che sarà sviluppato durante i mesi invernali dal Circolo velico Centro Italia a partire da “La scuola va in barca a vela”, che è stato riproposto all’istituto Baldelli di Città di Castello e al Piero della Francesca di Sansepolcro, e proposto per la prima volta anche all’istituto Pontano-Sansi-Leonardi di Spoleto. “Abbiamo grandi idee in cantiere” ha detto Alessio Campriani, aprendo la conferenza stampa nella Sala della Giunta tifernate a cui erano presenti l’assessore allo Sport Massimo Massetti e l’assessore alle Politiche educative Rossella Cestini. “Oggi non sono io il protagonista - ha aggiunto, reduce dal periplo in solitaria dell’Italia – ma il movimento velico che sta crescendo con l’impegno di tanti che amano, come me, questa disciplina e cercano di farla conoscere anche dove il mare non fa parte del paesaggio”. “Sono in calendario corsi di meteo, navigazione astronomica con l’uso del sestante e forse un nuovo corso per la patente” ha annunciato Andrea Polidori, parlando dell’attività verso gli adulti: “Alessio è stato un visionario quando anni fa invitò Cino Ricci per fondare il Circolo e da allora le giovani generazioni sono state al centro di tutto, perché siamo convinti delle grandi potenzialità formative della vela”. Roberta Cerolicchi, della Cooperativa Asad, ha sottolineato come “l’uscita in barca al lago Trasimeno è il fiore all’occhiello dei nostri centri estivi Cicibù per bambini da tre ad 11 anni. La riproporremo anche in altre iniziative”. A partire da “Vado a gonfie vele” con cui il Circolo velico Centro Italia ha inaugurato nel 2013 la sua attività, portando in barca a vela i ragazzi disabili della cooperativa La Rondine, “l’impegno verso i giovani è stato quasi esclusivo” ha aggiunto Campriani, introducendo Marco Ruggeri, docente dell’istituto professionale “Baldelli-Patrizi-Cavallotti, che da tempo è inserito nei progetti del Centro. “Insieme agli altri istituti superiori, abbiamo predisposto l’imbarcazione che ha permesso di cogliere il record di navigazione con disabile a bordo, ed ora continueremo a collaborare nell’ambito del settore mezzi di trasporto, che è parte integrante dell’indirizzo e che nei ragazzi suscita particolare interesse anche come alternanza scuola-lavoro. Naturalmente la vela è un’esperienza tecnica ma anche un’esperienza educativa, culturale che finora ha dato grandi risultati”. Nessun soggetto locale si è tirato indietro a partire dal Circolo del remo e della vela di Montedoglio, rappresentato dal presidente Franco Milli e da Stefania Becchetti, vicepresidente di Trasimeno a Vela, o da Bruno Ciotta, istruttore nazionale di Apnea Academy, presenti in conferenza stampa per ribadire la collaborazione su progetti e prospettive a favore delle discipline acquatiche. Ospite d’onore dell’iniziativa è stato Danilo Malerba, non vedente e testimonial dell’associazione vela per non vedenti Homerus, il compagno di viaggio con cui Campriani ha raggiunto il record del mondo: “Ringrazio Alessio, è una di quelle persone che hanno interessi e idee e tanta voglia di andare avanti. La vela ha il potere di avvicinare i ragazzi alla natura, giocare con il vento e con il mare, arriva davvero a far crescere i giovani”. “Riconosco una grande vivacità nel promuove questo sport in una città senza mare come la nostra. Ci vuole passione per coinvolgere così tante energie” ha detto l’assessore allo Sport Massimo Massetti mentre Rossella Cestini, assessore alle Politiche educative ha parlato “di una differenziazione che accogliamo volentieri tra i pochi sport acquatici che la geografia ci permette grazie al Tevere. Oggi alla canoa, che ci ha regalato comunque soddisfazioni mondiali, e al recente dragon boat si aggiunge la vela. Ben venga questa nuova disciplina”.
Città di Castello/Umbertide
01/12/2017 14:28
Redazione