C.Castello: dichiarata fallita la Gianfranceschi

Una delle ditte più importanti di autotrasporto i Città di Castello, la Gianfranceschi, è stata dichiarata fallita. Sono rimasti senza lavoro 20 dipendenti, che oltre al danno di non aver ricevuto le dovute spettanze devono fare i conti con una doppia beffa: dopo aver avuto le ritenute per alcune multe stradali dalla busta paga, si sono visti recapitare le cartelle esattoriali di Equitalia per le stesse contestazioni. I lavoratori si sono affidati a Cristiano Tardioli, segretario generale filt-Cgil dell’Umbria. E’ sceso in campo l’ufficio Cgil guidato da Marida Fiorucci che può contare sullo studio legale di Sergio e Stella Rossi quali esperti di materie del lavoro."Abbiamo constatato - spiega Tardioli - che con sentenza del 18 luglio 2011 l'ufficio fallimentare, seconda sezione civile del tribunale di Perugia, ha dichiarato il fallimento della Autotrasporti Gianfranceschi snc e del socio illimitatamente responsabile Domenico Gianfranceschi. Dalla stessa sentenza si è scoperto che, in data primo marzo 2011 (in tempi non sospetti) il conferimento di beni immobili personali a un trust costituito, sembrerebbe, con l'intendimento di sottrarli ai creditori. Il tribunale ha provveduto quindi alla nomina quale curatore fallimentare Paolo Sambuchi. Considerato tutto ciò, come sindacato, predisporremo per conto dei lavoratori,tutta la documentazione comprovante i crediti che sarà oggetto della domanda di ammissione al passivo così come organizzazione sindacale inoltreremo domanda di ammissione visto che, tra le altre cose, la ditta Gianfranceschi non ha versato neanche le quote trattenute mensilmente sulla busta paga degli iscritti alla categoria Filt-Cgil. Inoltre, vista la limitata copertura che il fondo costituito presso l'Inps garantisce in caso di fallimento, ci auspichiamo che ci possano essere recuperati creditizi e/o vendita di beni per avere maggiori risorse economiche utili a garantire la copertura totale dei crediti dei lavoratori. Infine, visto che in sede di udienza pre fallimentare risulta che siano state verificate alcune incongruenze rispetto al comportamento dei Gianfranceschi, confidiamo nella indiscussa competenza del curatore fallimentare Paolo Sambuchi, al quale diamo la massima disponibilità per tutte le informazioni che riterrà necessarie, nel riscontrare eventuali anomalie o illeciti di comportamento tenuti dai rappresentanti aziendali e qualora dovesse accertare eventuali responsabilità, addotti i provvedimento del caso, data la situazione di estremo disagio e difficoltà in cui la ditta ha lasciato i suoi ex dipendenti e le loro famiglie".