C.Castello: furto nella casa del cacciatore, allarme criminalità organizzata

Non ci sono stati per il momento ulteriori sviluppi sul furto avvenuto nella casa del giovane operaio tifernate a cui sono stati rubati nella notte tra mercoledì e giovedì otto fucili da caccia regolarmente denunciati. Secondo una prima ricostruzione effettuata dai carabinieri della stazione di Città di Castello guidati dal luogotenente Fabrizio Capalti e da quelli del Nucleo Operativo della locale compagnia, il giovane di ritorno da una serata con gli amici ha notato che il mobile dove erano conservati i fucili era stato forzato e le armi erano state prelevate. Chi ha compiuto il furto è stato molto attento perchè non risultano segni di effrazione su porte e finestre e chi si trovava in casa ( il giovane infatti vive con i genitori) non si è accorto di nulla. Inoltre non sono stati rubati altri oggetti di valore e per questo motivo gli inquirenti avanzano l'ipotesi più inquietante, cioè che ad agire possano essere stati soggetti legati ad ambienti della criminalità organizzata.Il ventisettenne operaio ( non risulta con precedenti di alcun tipo) è stato sentito dai carabinieri per ricostruire i suoi ultimi spostamenti e per cercare di capire chi poteva essere a conoscenza che nella sua abitazione si trovavano tutte quelle armi.