C.Castello:il calcio tifernate al centro del consiglio comunale.

Ha tenuto banco, come era nelle previsioni, il tormentone del calcio cittadino nella prima riunione del Consiglio Comunale di Città di Castello, tornatosi a riunire, dopo la pausa estiva, lo scorso lunedì. Al centro del dibattito, la questione relativa al mancato utilizzo, da parte dell’Ac Città di Castello srl del patron Ivano Massetti, dello stadio comunale “Bernicchi”. A portare in Consiglio la questione, i consiglieri Lignani Marchesani per Castello Libera e Franco Ciliberti per Coalizione Democratica che parlavano di “scelta forzata” o “meglio strategica – ha detto Lignani – con la quale si è inteso favorire una società rispetto all’altra”. Per Ciliberti invece, occorre trovare un compromesso tra le parti che eviti ancora altri guai giudiziari mentre Luigi Gennari dello Sdi ha sottolineato la necessità di ridare alla città una società che sia in grado di riportare il calcio tifernate agli antichi fasti di un tempo. A rispondere alle perplessità dei consiglieri di minoranza e opposizione, l’assessore allo sport Stefano Nardoni, il quale ha precisato che la scelta dell’amministrazione comunale è stato un atto dovuto di fronte al ritardo della società del patron Massetti nel richiedere l’utilizzo dell’impianto di viale Europa così come il “confinamento” della medesima società calcistica nello stadio “dei Pini” di San Secondo è stata una scelta dovuta essenzialmente alla disponibilità dell’impianto della frazione tifernate che oltretutto soddisfa le esigenze in fatto di sicurezza, visto che la struttura consente di tenere separate le opposte tifoserie.