E’ il Campanile cilindrico, ubicato vicino alla Basilica Cattedrale dei SS. Florido e Amanzio e all’antica canonica uno dei simboli architettonici di Città di Castello l’oggetto del desiderio dei turisti e visitatori in questo week-end di ferragosto che segna la ripresa con il pollice all’insù di presenze in citta’ sia italiane che straniere. Un vero e proprio boom di visite e richieste di informazioni da parte dei turisti. Il monumento, costituisce uno dei rari esempi di struttura cilindrica, in tutto il Centro-Italia e non solo, che lo rende particolare, caratteristico ed assolutamente inconfondibile. Lo conferma il parroco della cattedrale Don Alberto Gildoni che parla senza mezzi termini di richieste continue di informazioni e di accesso all’originale momumento “icona” della storia cittadina da parte di turisti italiani e stranieri, di famiglie ed in particolare dei bambini innamorati di quel campanile “rotondo”. “Da qualche giorno e’ una fila ininterrotta di persone, turisti in particolare, che, dopo aver visitato la cattedrale tra l’altro interessata dal restuaro degli affreschi del presibitero, chiedono informazioni e manifestano intenzione di voler salire fino alla sommità del campanile cilindrico sicuramente suggestivo ed unico nel suo genere”, precisa Don Alberto Gildoni poco prima di celebrare la Santa Messa e ricordare tutte le misure anti-Covid messe in atto dalla diocesi nei luoghi di culto e nel vicino Museo Diocesano (direttrice Catia Cecchetti) che registra presenze record. Dunque il campanile cilindrico ormai è meta obbligata dei turisti nel tour tradizionale cittadino fra Rinascimento (tante persone alle Pinacoteca Comunale dopo il boom di presenze la viglia di Ferragosto per l’abbinamento inedito con il mistero della Sora Laura) e arte contemporanea con i Musei Burri, Palazzo Albizzini, “gettonatissimi”, fino ai luoghi simbolo dell’artigianato storico come il Museo della Tela Umbra, la Tipografia Grifani-Donati, il Centro di Garavelle con Malakos e il percorso unico alla riscoperta delle rarità e rassegna di conchiglie da tutto il mondo. Tanti appassionati e visitatori oggi anche per l’edizione ferragostana di “Retrò”, la rassegna mensile di antiquariato, oggettistica antica, rigatteria, hobby, collezionismo promossa dall’amministrazione comunale di Città di Castello, che si svolge nel centro storico. Come nella passata edizione di luglio, quando alla ripresa della rassegna dopo il lockdown venne raggiunta la quota di circa 120 espositori, Retrò occupa la massima superficie mai utilizzata nel centro storico, che si estende su piazza Garibaldi, piazza Matteotti, corso Cavour e piazza Fanti, nel pieno rispetto delle disposizioni finalizzate al contenimento della diffusione del Coronavirus. “Presenze e segnali che fanno ben sperare per il futuro, Città di Castello, con i suoi simboli della storia locale come il Campanile Cilindrico, i suoi edifici e contenitori di rara bellezza, i musei, le manifestazioni faro come Retrò, senza dubbio torna ad essere dopo un periodo di emergenza, vissuto da tutti, il baricentro dell’offerta turista dell’Alta Umbria e della regione. Un particolare ringraziamento a tutti coloro che in questi giorni di festività ferragostane, Vigili Urbani, uffici commercio e turismo, personale in reperibilità ed uffici informazioni hanno lavorato senza sosta per garantire servizi essenziali per tutti coloro che hanno scelto la nostra bellissima citta’ anche per un breve soggiorno”, hanno dichiarato il sindaco, Luciano Bacchetta e l’assessore al Turismo e Commercio, Riccardo Carletti.

Città di Castello/Umbertide
17/08/2020 13:15
Redazione