Cala il sipario sulla mostra "Alberto Burri. Le dimensioni della materia". Due mesi di apertura, tre incontri con altrettanti ospiti, l’attenzione da parte della stampa nazionale e circa mille visitatori per l’esposizione che ha avvicinato ulteriormente il pubblico alla poetica artistica di Alberto Burri e alla forza espressiva dei suoi lavori. Inaugurata in piena estate, nel mese di luglio, si è chiusa con l’apertura straordinaria nel fine settimana del 23-25 settembre (in concomitanza con l’inaugurazione dei nuovi spazi dei Musei Burri Ex Seccatoi del Tabacco a Città di Castello) la mostra "Alberto Burri. Le dimensioni della materia" allestita negli spazi della Podesteria di Michelangelo a Chiusi della Verna. L’esposizione ha accolto circa mille visitatori da tutta Italia, attirati dall’accostamento tra l’opera più piccola dell’artista di Città di Castello (una Muffa del 1951 delle dimensioni di appena 2,5 x 8 cm, temporaneamente concessa in prestito dalla Galleria delle Arti di Luigi Amadei, con sede a Città di Castello) e quella più grande, il celebre Grande Cretto di Gibellina di cui è stata esposta una significativa documentazione fotografica. Molto apprezzato anche lo scambio tra il contesto antico e storico della Podesteria di Michelangelo e la dimensione contemporanea delle opere di Alberto Burri. La mostra dedicata è stata arricchita da tre importanti incontri (31 luglio, 21 agosto e 4 settembre) con altrettanti conoscitori dell’arte e della vicenda di Burri (la scrittrice Alessandra Oddi Baglioni, il critico e curatore Christian Caliandro e la Soprintendente di Arezzo Paola Refice) che, durante il periodo di svolgimento della mostra, hanno permesso di approfondire i temi legati alla sua opera artistica e tenuto viva l’attenzione del pubblico, intervenuto numero durante le tre iniziative. Anche per questo “Alberto Burri. Le dimensioni della materia” ha suscitato un interesse crescente da parte della stampa nazionale – con articoli pubblicati su testate quali Sky Arte, Artribune ed Exibart – e locale, in particolare La Nazione Arezzo e Città di Castello, Corriere dell’Umbria, TRG e vari portali casentinesi (si allegano link agli articoli principali). Grande soddisfazione è stata espressa anche dall’Associazione Podesteria di Michelangelo e dal presidente Gilberto Gabelli per l’ottima risposta avuta in tutta la durata della mostra. I curatori Saverio Verini e Laura Curuso tengono a ringraziare tutta l’Associazione per il coordinamento e l’organizzazione della rassegna, l’architetto Francesco Rosi per l’allestimento, i partner Reale Mutua Agenzia di Perugia Passeri Passeri Bonet e Reale Banca e la Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio per le Province di Siena, Grosseto, Arezzo per la preziosa collaborazione.