Si ritroveranno stema e davanti alla Prefettura lavoratori, rappresentanti sindacali e sindaci del territorio per portare di nuovo all'attenzione del rappresentante del governo la situazione drammatica dei circa 200 lavoratori in mobilità dell’ex Merloni, che proprio domani vedranno terminare gli ammortizzatori sociali, ritrovandosi così senza alcun sostegno al reddito.
La nuova mobilitazione arriva all'indomani della notizia del riconoscimento del solo Ternano come area di crisi complessa in Umbria. Che fine farà la fascia appenninica si chiede il consigliere regionale Andrea Smacchi, del Pd secondo il quale "è fondamentale non dimenticare la situazione di un'area che si appresta a rivivere un nuovo dramma. Dopo lo scorso anno, quando cessarono la mobilità 150 persone, mercoledì rimarranno senza rete alcuna altri 200 lavoratori ex Merloni, non riassunti da Giovanni Porcarelli nella JP Industries. Una situazione grave, alla quale si aggiunge il fatto che i bandi per la reindustrializzazione non hanno dato i risultati sperati, privilegiando aziende che, pur legittimamente ammesse, poco hanno a che fare con i comuni della Fascia appenninica più direttamente colpiti”. Lamenta la mancanza di risposte dal Mise, a cui ha presentato una nuova interrogazione, la capogruppo del Movimento 5 Stelle in commissione Lavoro, Tiziana Ciprini. L'atto impegna a organizzare un nuovo incontro tra l’imprenditore Giovanni Porcarelli e le banche per risolvere la delicata questione dell’accesso al credito, indispensabile per continuare l’attività produttiva della Jp Industries.
Il Governo, ad oggi - sottolinea la deputata umbra, non ha ancora fatto sapere quali iniziative intenderà intraprendere per tutelare gli interessi dei dipendenti e quali piani adotterà al fine di salvaguardare il futuro della ex Merloni per favorire l'attuazione dell'accordo di programma. Il Governo deve stipulare in primis un immediato accordo scritto con le banche, perché il tempo è scaduto. Se gli istituti di credito non forniranno liquidità, tra due anni rischieremmo di ritrovarci ben 700 persone che, al termine della cassa integrazione, non avranno più un lavoro” – conclude la deputata pentastellata.
Gubbio/Gualdo Tadino
12/10/2016 07:50
Redazione