Calcio: Gubbio, Torrente contro il turn-over di Coppa

Pochi ma buoni. E’ questo il motto che il tecnico del Gubbio Torrente sembra usare da quando si è insediato sulla panchina rossoblu. Torrente non ama fare ricorso al turn-over nelle sfide di Coppa Italia, più per necessità che per reale convinzione. Contro il Perugia infatti sono scesi in campo molti possibili titolari nel match di domenica con il Celano, eccezion fatta per Briganti, tenuto precauzionalmente a riposo a causa di una lieve distorsione al ginocchio. Ma se l’impiego di tutti i cosiddetti “big” era praticamente obbligatorio nel reparto di difesa (Fiumana e Bruscagin erano infortunati), resta sorprendente la scelta dell’ex terzino del Genoa di schierare a centrocampo Boisfer per 70 minuti e Sandreani e Rivaldo per tutto l’incontro, utilizzando lo scalpitante Gaggiotti per poco più di un quarto d’ora in luogo del transalpino, e tenendo 90 minuti in panchina un giovane come Manzo che finora non ha mai visto il terreno di gioco. Un parziale turn-over (Corallo oltre alla squalifica ha a che fare con mille altri problemi) sarebbe potuto tornare utile anche in attacco, magari lanciando Bertinelli dal primo minuto e risparmiando uno tra Marotta e Casoli. D’accordo, è sempre piacevole fare bella figura al "Curi" contro il Perugia, ma la partita più importante rimane quella di domenica contro il Celano, dove i rossoblu sono chiamati a dare continuità alle due vittorie consecutive contro Fano e Carrarese. E’ lì che si dovrà vedere il miglior Gubbio: per questo Torrente ha concesso alla truppa un giorno di riposo, nella speranza di non vedere la squadra svuotata come accaduto a Monte San Giusto e a Sacile dopo gli impegni infrasettimanali contro Ternana e Cisco Roma. Anche perché errare è umano, ma perseverare è diabolico.