La Gubbio calcio 1910 ha ufficialmente reso noto alla stampa l'accettazione delle dimissioni presentate dal direttore sportivo Marco Bignone nel corso di una conferenza stampa, questo pomeriggio, allo stadio Pietro Barbetti, alla presenza del vice presidente Comm. Rodolfo Mencarelli, del Dg Giuseppe Pannacci e di Marco Bignone stesso. Per impegno lavorativi il presidente Marco Fioriti non era presente ed ha affidato ad una lettera che sotto si riporta la sua dichiarazione:
"Una premessa - scrive il presidente del Gubbio - credo fortemente nelle persone e non nei personaggi! Credo nelle capacità, nella professionalità e nella serietà delle singole Persone.
Ho creduto così al DS Marco Bignone innanzitutto per le sue qualità
umane e poi per quelle professionali; sono orgoglioso che anche la
piazza eugubina abbia potuto conoscere e far conoscere le potenzialità
di questo professionista. Credo fortemente, come fatto dal primo giorno, nel progetto a cui, anche con Bignone, la Gubbio calcio 1910 ha voluto dar vita: un progetto che parla di gruppo societario, di solidità, di lavoro costante e non urlato, di dirigenza compatta, di capacità umana e calcistica e di onestà intellettuale.
La Gubbio calcio ha trovato nel ds un professionista che ha riportato
in C2 l'esperienza, seppur ancora breve ma determinate, fatta in B;
professionista che ha
fatto sicuramente la differenza e che ha lavorato per costruire un
gruppo di persone preparate e con ben chiaro l'obiettivo "lavoro".
Non credo però che la Gubbio calcio sia Marco Bignone. Credo invece
che, per rispetto delle Persone, non si possa negare un'occasione a
qualcuno quando questa si prospetta, sotto scacco dalla paura del
distacco.
La Gubbio calcio non ha necessariamente bisogno di Bignone; ha invece
fortemente bisogno del lavoro che con Bignone si è fatto!
Un cambiamento di dirigenza non può mettere in crisi un intero gruppo:
in questo caso non è così e non sarà così. Anche perché allora sarebbe
evidente che avremmo ingannato tutti, noi stessi in primis, se non
fossimo capaci di essere al di là di una persona.
La società ha capito ed apprezzato l'impegno che il ds ha svolto in
questi mesi a Gubbio e per la Gubbio calcio: ci è sembrato onesto
intellettualmente garantire alla persona Bignone una nuova sfida per
la sua carriera.
Ricordiamoci che per molti di noi il calcio è una passione, forte,
totalizzante, impegnativa, ma una passione: per alcuni professionisti
invece è lavoro, fonte di vita, di reddito.
Inoltre come presidente ho deciso di mantenere fede ad un impegno che
con Bignone si era preso proprio all'inizio del rapporto di lavoro:
l'esperienza a Gubbio doveva essere un'esperienza seria per entrambi
ma con la disponibilità a lasciarlo andare qualora fosse sopraggiunta
una qualche offerta più vicina all'ambiente di provenienza.
La società, ed io in prima persona, ringraziamo Marco Bignone e
continuiamo nel nostro lavoro: so che il mister e lo staff tecnico
continueranno a lavorare con serietà come dimostrato sino ad ora e che
la squadra si impegnerà ancor più per dimostrare chi siamo.
Nei prossimi giorni annunceremo il nome del nuovo ds che entrerà così
a far parte del progetto Gubbio.
Quel progetto che continua ad esserci: lavorare per far bene, lavorare
per rafforzare la squadra, lavorare per costruire una società sempre
più solida, compatta ed autosufficiente".
"Questa lettera presentata durante il cda di lunedì sera- ha detto
dalla sua in apertura Marco Bignone- è il segnale concreto della
crescita e dell'evoluzione del club che con queste righe ha confermato
una consapevolezza sostanziale: i professionisti vanno e vengono, la
società resta. Ogni piano, ogni progetto è una sorta di viaggio e qui
insieme abbiamo posto le basi. Ma il piano è solo il punto di partenza
che delinea la strada verso la destinazione, e gli elementi che
contribuiranno a perseguire la linea intrapresa, dovranno avere il
profilo giusto dettato non da un elemento, ma dalla Società stessa. Il
Gubbio calcio è solido e per nulla messo in difficoltà dalla mia
partenza. Il club sta dimostrando che ha dannatamente voglia di fare,
di fare qualcosa di buono per la tifoseria e per la città. La
filosofia è e resta lavorare con abnegazione, con impegno, come
dimostrato, anche economicamente, quotidiano.
Per quanto riguarda la mia scelta personale- ha aggiunto Bignone - è
stata difficile e sofferta; due mesi, al primo contatto con il
presidente del Perugia calcio, c'erano tutti i presupposti per
attendere la fine del campionato a Gubbio. Poi la situazione nel grifo
è cambiata ed i tempi si sono definitivamente ristretti. Sono stati 10
giorni di profonda riflessione e di confronto con la società.
Ma una cosa sono i legami e gli affetti ed un'altra cosa è una scelta
professionale. Ringrazio la Società per la possibilità che mi è stata
offerta e niente si è incrinato nei rapporti umani, forti, che ho
avuto il piacere di realizzare con tanti eugubini".
E' stato poi il vice presidente Mencarelli ad esprimere il commento
della società e del cda: "Tutti abbiamo creduto nel lavoro che Bignone
ha strutturato ma il progetto societario certo non verrà stravolto.
Certo il momento non è ottimale con le due sconfitte appena riportate
ma non possiamo interrompere la carriera di un professionista come
Bignone. La società non avrà ricadute di nessun genere e continueremo
a lavorare sia sul fronte calcistico-societario, sia su quello della
comunicazione che per lo stadio".
Gubbio/Gualdo Tadino
03/12/2008 07:45
Redazione