Giovedì 17 la commissione federale si è riunita per la prima volta per analizzare le molte domande di ripescaggio, o ammissione, ai campionati nazionali di futsal. Dopo la lieta notizia dell’ammissione della Maran Spoleto al massimo campionato nazionale, a sperare di poter salire di categoria adesso è il Mounting Foligno che ricordiamo ha mancato la promozione nella serie cadetta di un soffio, fra l’altro vedendosi eliminata negli spareggi interregionali senza mai essere uscita battuta dal campo.
La società del presidente Ortenzi, una storica realtà del panorama pentacalcistico umbro, ha le idee ben chiare e la voglia di sperimentare questo salto di qualità.
Lasciando in stud-by il mercato, le cui mosse sono inevitabilmente legate alla categorie che si andrà a disputare, all’inizio della prossima settimana la commissione federale tornerà a riunirsi e dovrebbe ufficializzare i responsi, analizzando vari parametri dovuti anche a meriti sportivi e disciplina. A far pendere inoltre l’ago della bilancia dalla parte del Mounting potrebbe essere il triste fallimento del Perugia calcio a 5, il chè in base anche a fattori geografici e di bacino potrebbe agevolare la società folignate a superare la concorrenza di altre squadre che hanno presentato la medesima domanda. (V.C.)
Questa sera al tgsport (ore 19.30; replica ore 21.00) l'intervista al presidente Simone Ortenzi
Segue intervista a Simone Ortenzi, presidente del Mounting Foligno c5 (dal sito ufficiale della società)
Presidente, qual è il motivo principale che vi ha spinto a questa decisione?
Sicuramente lo stimolo principale è venuto dall’aver perso il campionato di una sola lunghezza, avendo fatto un punteggio quasi da “record” se si confronta la classifica di questa stagione con quelle degli anni precedenti. Inoltre, non è da sottovalutare il fatto che nella fase dei play-off siamo rimasti imbattuti, quindi usciti per differenza reti in un meccanismo “perverso” del triangolare…
Non avete paura di aver compiuto un passo azzardato?
Bè vede, la mia concezione è quella di migliorare qualitativamente l’assetto tecnico-societario e nella mia indole seppur con umiltà c’è da sempre l’input di tentare di ottimizzare la gestione e crescere con competenza professionale.
L’esperienza del Montecastelli non la spaventa?
Sicuramente non sarà facile, ma la pianificazione e la gestione della società sono tali che il tentativo di ammissione alla serie B è stato oggetto di valutazione preventiva.
Ritenete che il vostro organico sia sufficientemente attrezzato per il salto di categoria?
Non sta a me a dirlo, c’è il tecnico che valuterà eventuali “ritocchi” da apportare. Personalmente penso che l’esperienza è un fattore determinante in un campionato di categoria nazionale.
Ci saranno quindi dei ritocchi importanti…
Non direi, lo chiamerei “allungamento” della rosa.
Pensate anche a qualche giocatore brasiliano, contando magari sul rapporto di “amicizia” che vi lega ad una società importante come la Maran?
E’ sicuramente prematuro pensare a giocatori stranieri. Sicuramente l’ottimo rapporto con lo staff societario spoletino ci ha fatto crescere e lo ritengo fondamentale, in quanto basato su principi di serietà e competenza che ci accomuna con loro.
Vi siete messi in testa questa idea “meravigliosa” di portare il grande Calcio a 5 a Foligno, ma sinceramente, crede che Foligno, e mi riferisco alle istituzioni e alle imprese, risponderà?
Le rispondo dicendo che sono fiducioso per i motivi che seguono. Il calcio a 5 è in evoluzione nella nostra regione e soprattutto si comincia a diffondere tra i giovani la concezione di considerare il futsal il primo passo verso il calcio. Molti sono i fattori di primaria importanza che fanno sì che il calcio a 5 sia consigliato come il primo sport per chi si avvicina al calcio (l’esempio emblematico è Ronaldinho).
Non teme la concorrenza del Foligno Calcio soprattutto in termini di attrattiva per gli sponsor?
Mi aggancio a quanto già detto, ovvero che per ottenere risultati bisogna lavorare e non rimanere con le mani in mano, dimostrando serietà e correttezza. Per il resto, il tempo è galantuomo…
Avete già pensato a qualche iniziativa particolare per farvi conoscere, ad esempio a livello mediatico?
Sotto questo aspetto possono affermare di ritenermi più che fortunato grazie al lavoro che svolge in piena autonomia e competenza il Direttore Sportivo Francesco Ponti. Non sono ancora a conoscenza di progetti di sviluppo mediatico, ma sicuramente Ponti ha le idee già chiare.
Presidente, abbiamo saputo anche di un accordo in fieri con un’importante azienda di abbigliamento sportivo.
Da molti anni siamo legati alla Erreà, leader nel settore dell’abbigliamento sportivo. Stiamo potenziando il nostro rapporto con questa azienda perché credo che un innalzamento qualitativo per una società debba partire da una buona immagine e soprattutto dalla garanzia che ciò che viene indossato dai ragazzi sia sicuro per la loro salute. Tutto questo è stato assodato dal fatto che la Erreà è la prima azienda certificata nel settore teamwear nel campo dell’ecologia tessile.
Un’ultimissima cosa. Molti criticheranno la vostra scelta adducendo la motivazione che i campionati devono essere vinti sul campo. Vuole dire qualcosa in proposito?
Premettendo che sono d’accordo che il gusto della vittoria in campo è unico, rispondo dicendo che va anche considerato che la nostra ultima sconfitta nella regolar-season risale al 23 febbraio e nella fase dei play-off siamo usciti imbattuti. Inoltre, la richiesta di ammissione è prevista dal regolamento federale, quindi qualcuno la dovrà pure inoltrare...
22/07/2008 11:06
Redazione