Anche il vicepresidente del consiglio, Francesco Rutelli ha partecipato oggi pomeriggio all' assemblea generale di Confindustria Perugia, cui aderiscono circa 1.100 imprese con oltre 34 mila addetti. L' assemblea ha eletto per il biennio 2007-09 il nuovo presidente dell' associazione, Antonio Campanile, di 62 anni, titolare della Saci spa, azienda con sede principale a Ponte San Giovanni, che opera nel settore chimico. Su sua proposta sono stati nominati vicepresidenti Gianluigi Angelantoni (Angelantoni Industrie), Carlo Carini (Tecnostrade) e Teresa Severini (Cantine Lungarotti). Vicepresidenti di diritto sono Angelo De Poi, presidente del gruppo giovani imprenditori di Confindustria Perugia, e Arnaldo Caprai, presidente della Piccola industria di Confiundustria Perugia. Il presidente uscente, Carlo Colaiacovo, cosi' come stabilito dallo statuto associativo, ha lasciato il vertice dell' associazione dopo averla guidata per due mandati dal 2002 al 2007.
Le "linee di indirizzo" del programma del nuovo presidente della Confindustria di Perugia, Antonio Campanile, prevedono un ''processo di integrazione tra le associazioni di Perugia e Terni, che - afferma - ''rappresenta ormai una scelta condivisa nel nostro sistema''. Per quanto riguarda i rapporti esterni c' e' l' impegno ad una ''partecipazione attiva ai diversi momenti di discussione e di concertazione sui provvedimenti regionali che interessano il settore produttivo''. I temi di principale confronto riguarderanno: il patto per lo sviluppo, la riforma endoregionale e della pubblica amministrazione locale e quella delle Agenzie regionali (Gepafin, Sviluppumbria, Umbria Innovazione, etc.), gli incentivi per la competitivita' e Fondi strutturali, i provvedimenti di politica industriale e quelli di politica energetica.
Per quanto riguarda un altro importante tema, quello del credito, il nuovo presidente ritiene ''determinate il ruolo che potra' svolgere il nuovo Confidi regionale che sara' operativo a partire dal 1ø gennaio 2008 e, a seguire, il Confidi Centro Italia che riunira' i Confidi del sistema Confindustria operanti nelle regioni del centro per costituire una massa critica sempre piu' necessaria per rispondere in modo adeguato alle esigenze imposte dal mercato del credito e delle garanzie''. Il turismo viene definito il ''terzo motore'' dello sviluppo dell' Umbria, mentre per quanto riguarda le infrastrutture - secondo Campanile - ''molto e' stato fatto negli ultimi anni per superare il gap infrastrutturale che da sempre caratterizza l' Umbria e che costituisce anch'esso uno dei fattori di competitivita' di un territorio.
Dalla sua il presidente uscente Carlo Colaiacovo ha rimarcato nel suo bilancio che ''finalmente, dopo anni duri, si percepisce un diverso clima tra noi imprenditori, caratterizzato dalla soddisfazione per quanto si e' fatto e dalla fiducia per quanto si fara'''. ''Abbiamo superato - ha detto ancora - una fase difficile, segnata dal sovrapporsi di tante novita' che hanno cambiato gli elementi fondamentali del mercato. Siamo riusciti a reagire ed a confermare il ruolo fondamentale delle imprese per lo sviluppo della regione. Credo sia legittimo un senso di orgoglio per il lavoro svolto''. L'industria umbra - secondo Colaiacovo - ''e' a pieno titolo nella dinamica di ripresa in atto nel Paese. I dati confermano la conclusione della fase di stagnazione, avviata nel 2002, e l'inizio di una espansione che, a partire dal quarto trimestre 2006, si e' fatta piuttosto robusta.La crescita, trainata inizialmente dalle esportazioni e dagli investimenti, ed ora anche dai consumi interni, investe una ampia parte deisettori industriali. La produzione industriale ha mostrato una debolezza congiunturale a gennaio-febbraio 2007, ma si e' ripresa nei mesi successivi. A giugno - ha detto - vi e' stato un incremento del 4,5% rispetto allo stesso mese dell'anno precedente e dell'1,1% rispetto a maggio. Il flusso di ordinativi registra un aumento nel confronto tendenziale e congiunturale. Gli indicatori qualitativi di fiducia dei consumatori e delle imprese sono positivi. Sono 7000 nuovi posti di lavoro -ha sottolineato il presidente uscente - di cui 3000 creati nell'industria manifatturiera, hanno portato l'occupazione umbra nel primo trimestre 2007 a livelli record. L'Umbria dovrebbe crescere dell'1,6% nel 2007, valore tra i piu' alti delle regioni italiane''. Nel primo trimestre 2007 ''le esportazioni umbre sono cresciute del 29,6% rispetto allo stesso trimestre dell'anno precedente. E' un dato - ha detto - che ci colloca ai vertici delle prestazioni regionali, e che ci distanzia di molto dalla media nazionale, del 13%, e da quella delle regioni centrali del 15,6''. Pero' - ha avvertito Colaiacovo ''per mantenere le quote di mercato le imprese industriali hanno ridotto i margini e gli incrementi del costo del lavoro, delle materie prime e dell'energia sono stati assorbiti in larga parte dalle imprese senza ribaltarli sui consumatori. E' improbabile - ha sottolineato - che questo comportamento possa proseguire soprattutto in presenza di ulteriori e consistenti aumenti dei prezzi energetici''.
Perugia
10/07/2007 18:24
Redazione