In consiglio regionale si è tornato a parlare di canoni delle acque e la Giunta promette di occuparsene a breve.
Il consigliere regionale Roberto Morroni ha presentato infatti un'interrogazione in merito alla legge regionale del settembre 2017 riguardante la destinazione di parte dei proventi derivanti dal prelievo di risorse idriche ai Comuni del territorio interessati dalle attività di attingimento.
In particolare, la legge prevede che a questi ultimi venga versato tra il 30 ed il 40 % dei diritti, se non fosse che ad oggi risulta ancora inattuata, poiché sprovvista dei regolamenti attuativi necessari a determinare i criteri e le modalità di presentazione dei progetti da parte dei Comuni.
Morroni, ex sindaco di Gualdo Tadino, è molto sensibile all'argomento, poiché proprio a Gualdo era partita una proposta di legge popolare sul tema.
Il consigliere di Forza Italia ha voluto sottolineare che i canoni concessori rappresenterebbero una risorsa non indifferente per gli enti locali, i quali potrebbero finanziare maggiormente i progetti di tutela e riqualificazione ambientale. Si parla di cifre che vanno dai 100 mila euro per Gubbio ai possibili 150 mila per la stessa Gualdo.
L 'interrogazione di Morroni è stata, così, accolta in maniera positiva dall'assemblea.
L'assessore regionale Fernanda Cecchini si è impegnata nel provvedere ad accelerare i tempi di applicazione delle legge, per favorire l'assegnazione delle risorse al territorio nel più breve tempo possibile.
Gubbio/Gualdo Tadino
25/07/2018 09:41
Redazione