Non c'è solo nell'Eugubino il problema della segnaletica con le nuove direttrici della Quadrilatero: sembra che dopo aver atteso per decenni i collegamenti viari messianici dall'Umbria alle Marche, sia destino che si debbano attendere altri mesi per vedere operativa una segnaletica aggiornata almeno sui luoghi di destinazione turistica. E così dopo la presa di posizione del sindaco di Gubbio, Stirati, che ha scritto ad Anas per sollecitare un intervento - che avrebbe dovuto precedere e non seguire le novità stradali - ulteriori segnalazioni arrivano alla nostra redazione sia sulla situazione pessima delle strade, in particolare della ss 77 nel tratto vecchio, non interessato dal nuovo tracciato, sia su ulteriori carenze della segnaletica. Sul banco degli imputati ancora una volta Anas.
A quasi un mese dall'inaugurazione della nuova ss 77 ancora nessuno ha pensato di aggiornare la segnaletica, creando disagi e confusione. Il turista che volesse dirigersi nella valle del Menotre, a Pale, Rasiglia, Sellano, ecc. non trova nessuna indicazione e se imbocca la statale preesistente come un mese fa si trova, a sua insaputa e senza possibilità di scampo, a Colfiorito.
L'auspicio - ci scrive il telespettatore - è che come Stirati, anche il sindaco Mismetti, che pure ha l'incarico di presidente della Provincia, si faccia sentire nelle sedi opportune di Anas.
Altra nota dolente è ciò che appare agli automobilisti di passaggio nei pressi di Colle San Lorenzo, dove si presenta lo "spettacolo" delle toppe di catrame disseminate qua e là alla rinfusa con un lavoro degli addetti Anas che definire approssimativo è puro eufemismo: palate di catrame abbandonate beatamente in mezzo alla sede stradale, senza essere pressate né tantomeno segnalate, un lavoro che richiederebbe forse qualche decina di secondi in più per assumere una veste quanto meno accettabile. "Chi come me viaggia in moto - ci scrive ancora il telespettatore che ha inviato segnalazione e foto di corredo - sa bene quanto possa essere pericoloso impantanarsi improvvisamente in dei cumuli di catrame ancora morbido, si rischia veramente la vita. Ad un certo punto, visto che la scia di toppe non finiva più, mi sono fermato per documentarla, per poi proseguire a zig-zag per evitare il catrame fresco, fino quasi a Pale e li ho visto anche i responsabili del misfatto, in un autocarro arancione. Ora mi chiedo, è mai possibile che un’azienda come l’Anas che dovrebbe tutelare la sicurezza di chi percorre queste strade, permetta, o meglio indichi ai suoi operai di effettuare simili lavori, possibile che non ci sia un controllo su come vengano eseguiti simili rattoppi? Anche perché non è sicuramente un caso isolato, gli è andata male che sono passato poco dopo lo scarico di catrame, prima che altre vetture lo potessero ben bene pressare al loro posto".
Foligno/Spoleto
23/08/2016 10:11
Redazione