Non è passata inosservata l'assenza di città umbre tra le 41 candidate a Capitale della cultura per il 2021. Mentre Parma inizia le celebrazioni di quest'anno - dopo essersi aggiudicata il titolo, e dal Ministero la cifra di 1 milione di euro per mette in atto il progetto presentato - spicca l'assenza di città umbre per le candidature dell'anno successivo. Dopo che Perugia rivestì questo ruolo nel 2019 - assegnato d'ufficio alle quattro finaliste a Capitale europea, corsa vinta poi da Matera - nessuna città umbra è riuscita ad ottenere l'ambito riconoscimento negli anni successivi, nonostante non fossero mancate le candidature. Da Spoleto a Terni, da Orvieto (in compagnia di Chiusi e Viterbo) a Foligno. Stavolta nessun progetto è partito dalla nostra regione.
La mente a questo punto va subito ad una data: 7 giugno 1422, che è anche la data di nascita del Duca Federico da Montefeltro. Non è un mistero che ci sia molta attesa per capire lo spessore di eventi che saranno programmati per celebrare il sesto centenario dalla nascita di uno dei più grandi condottieri e mecenati del Rinascimento, capace non solo di dar vita ad un Ducato (Montefeltro) che si distinse sul piano politico, ma anche di circondarsi di un cenacolo culturale straordinario: non è un caso che la città di Urbino sia interamente riconosciuta patrimonio Unesco, con il Palazzo Ducale gioiello principe del proprio patrimonio. Ma lo stesso Palazzo Ducale di Gubbio rappresenta un sito di rilevanza assoluta, meta sempre più affollata di turisti negli ultimi anni. Del resto la città sta lavorando da anni per eventi culturali, come il Festival del Medioevo che ormai rappresenta un format invidiato (e corteggiato) da molte altre comunità italiane, visto il successo indiscusso che sta riscuotendo. E sebbene l'epoca feltresca si inserisca al confine del periodo storico convenzionalmente indentificato come Medioevo, non sarebbe peregrina una ipotesi di sinergia tra la manifestazione ideata da Federico Fioravanti e una possibile candidatura.
In passato è stata avanzata dal precedente consiglio comunale di Gubbio la proposta di una sinergia proprio con Urbino per una candidatura - se ne fece portavoce l'allora esponente di centrodestra Francesco Gagliardi. E' noto come l'asse culturale con il capoluogo marchigiano sia uno dei passaggi chiave per la valorizzazione delle tante vestigia del Duca che Gubbio ancora oggi conserva e giustamente esibisce.
Ce n'è abbastanza per mettere in campo progetti ed energie nei tempi dovuti, e riflettere su un'opportunità che, anche alla luce dell'assenza di alternative attuali, potrebbe vedere l'Umbria di nuovo protagonista in questo speciale riconoscimento per il 2022.
Gubbio/Gualdo Tadino
20/01/2020 17:14
Redazione