Maxi operazione antidroga guidata dai carabinieri di Perugia: Oltre 150 persone sono state arrestate e quintali di sostanze stupefacenti del valore di decine di milioni di euro sono stati sequestrati difatti, in un'operazione dove c'è stata anche la collaborazione con organismi di polizia nazionale e internazionale. A renderlo noto in un comunicato il comando provinciale dei carabinieri di Perugia: "E' stata smantellata un’inedita e insospettabile organizzazione di trafficanti internazionali di droga" si legge appunto nella nota stampa.
Questo il comunicato del comando provinciale carabinieri di Perugia: "Il Nucleo Investigativo del Reparto Operativo del Comando Provinciale dei Carabinieri di Perugia, in collaborazione con i Comandi Provinciali dei Carabinieri di Napoli, Caserta e Bologna, ha messo la parola fine ad una imponente attività investigativa attraverso l’esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa nei confronti di 19 soggetti, di nazionalità in prevalenza tanzaniana. Nell’estate del 2012, aveva inizio, partendo dal capoluogo umbro, un’attività di polizia giudiziaria dei Carabinieri del Nucleo investigativo succitato che dirigeva la propria attenzione nei confronti di un gruppo di spacciatori di nazionalità tunisina, attivi nella zona della Stazione Ferroviaria di Perugia Fontivegge, sulla limitrofa Piazza del Bacio e nei pressi della fermata del Minimetrò di via Cortonese. Nei riguardi di costoro, tra i mesi di giugno e di ottobre del 2012, venne sequestrata eroina per circa due chilogrammi e tratti in arresto 16 corrieri di cui 5 italiani"
"Nel prosieguo delle indagini - prosegue la nota stampa - costantemente supportate e dirette dalla Direzione Distrettuale Antimafia della locale Procura della Repubblica, in ossequio alle precise direttive del Ministero dell’Interno, in tema di contrasto al traffico degli stupefacenti, oltre alla collaborazione della D.C.S.A, del Servizio per la Cooperazione internazionale di Polizia – Divisione SI.RE.NE, attraverso lo SCIP sulla rete Enfast italiana, polacca, inglese, belga e svedese, dell’EUROPOL e di EUROJUST, si sono ricostruiti i canali di approvvigionamento dello stupefacente destinato alla piazza perugina, identificando i fornitori intermedi operanti nel casertano, di nazionalità africana (Costa d’Avorio e Nigeria), individuando e arrestando in flagranza, fra questi, un ivoriano di circa 40 anni, affittuario di una villa di proprietà di un esponente del clan dei casalesi."
"Monitorando i rifornitori dei pushers perugini, poi, è stato individuato un soggetto tanzaniano, il quale gestiva dal nord della Polonia, una fitta rete di trafficanti di eroina dimoranti in ogni angolo del mondo. Costui, un insospettabile uomo, sposato con una donna del posto e con figli piccoli, riusciva a spostare sistematicamente ingenti partite di stupefacente di eroina dai luoghi di produzione fino alle piazze italiane. Negli anni, partendo dal predetto cittadino tanzaniano dimorante in Polonia, è stata svelata una inedita associazione criminale, costituita da soggetti originari della Tanzania e del Burundi. Costoro, prevalentemente sconosciuti alla giustizia, solitamente occupati in professioni ordinarie (barbieri, commercianti, attori, imprenditori ecc…) conducevano una vita assolutamente modesta, avendo cura di non ostentare mai le proprie, reali (ingentissime) possibilità economiche.È stato dimostrato che l’organizzazione vantava collegamenti e cointeressenze in varie nazioni europee e di altri continenti, come fosse ben strutturata e ordinativamente delineata con l’attribuzione di compiti e funzioni precise tra i vari adepti."
"L’enorme mole degli elementi di prova documentata e le molteplici informazioni acquisite hanno consentito di circoscrivere completamente la struttura gerarchica e conseguentemente delineare in maniera dettagliata il vincolo associativo, nonché indicare le più significative interrelazioni fra i vari sodali dell’organizzazione, così da avere avuto piena cognizione:
-
della struttura associativa;
-
dei componenti dell’organizzazione con funzioni di corriere ed equiparati;
-
dei quadri;
-
dei soggetti in posizione di vertice;
-
dei promotori e capi dell’organizzazione.
L’organizzazione criminale, dedita esclusivamente al traffico internazionale di stupefacenti - per lo più eroina – i cui adepti, si sono mossi con eccezionale disinvoltura nei più disparati contesti territoriali internazionali, ha realizzato, con cadenza quasi settimanale, un complesso traffico di droga, talché, grazie ad una capillare rete di collegamenti e cointeressenze in vari paesi europei e con “corrieri” delle più disparate nazionalità, dimoranti in varie nazioni europee, hanno immesso sul mercato italiano grandi quantitativi di eroina. Sono stati, invero, ricostruiti i flussi di comunicazione ed i conseguenti canali di approvvigionamento e smistamento dello stupefacente, decriptando le migliaia di conversazioni in Swahili, spesso intrattenute in linguaggio di strada e criptico, captate tra i vari protagonisti."
Perugia
02/11/2019 09:48
Redazione