Case di cura private: incontro con la presidente della Regione Marini

Il riconoscimento di un ruolo sempre piu' attivo ed integrato delle case di cura private nel sistema sanitario regionale: e' questa la richiesta rivolta dalle aziende del settore alla presidente della giunta regionale, cui hanno partecipato i rappresentanti delle cinque case di cura private dell'Umbria, guidati dalla presidente Aiop (Associazione italiana ospedalita' privata), Maria Rita Cucchia, presenti anche il direttore generale di Confindustria Umbria Aurelio Forcignano', e il direttore generale della sanita' regionale, Emilio Duca. Alla presidente della Regione - riferisce un comunicato di Confindustria Umbria - e' stato illustrato il contributo che le case di cura private, con le loro prestazioni, sono in grado di assicurare per rendere il sistema sanitario Regionale sempre piu' efficiente, qualificato e capace di corrispondere al meglio alle esigenze della popolazione. E' stata inoltre assicurata la disponibilita' delle aziende stesse ad adeguare i propri modelli organizzativi e di specializzazione, in sinergia con la rete ospedaliera pubblica. Infine le case di cura private si sono dette preoccupate per l'eventualita' che il Patto per la salute in via di definizione a livello governativo possa escludere la possibilita' di accreditamento delle strutture ospedaliere private con meno di 60 posti letto: questa norma, se attuata, metterebbe a rischio in Umbria la continuita' operativa della maggior parte delle aziende del settore. Da qui l'appello alla presidente perche' si adoperi per scongiurare il varo di tale provvedimento. Marini - riferisce il comunicato di Confindustria - ha manifestato "piena consapevolezza dell'importanza e dell'apporto della ospedalita' privata", assicurando la disponibilita' della giunta ad attivare un tavolo di concertazione per meglio definire, in occasione della elaborazione del nuovo piano sanitario regionale, modalita' e ambiti di utilizzazione del sistema di offerta dei soggetti privati.