Caso Mariucci, concluse le indagini

GUBBIO - Si sono concluse le indagini preliminari sulla morte della piccola Sara Mariucci, la bimba di origini eugubina di quattro anni vittima di un incidente nell'agosto 2006 a Villapiana in Calabria. Sara rimase folgorata mentre stava giocando con un video gioco all'interno dello stabilimento balneare Lido Stella Maris. La piccola, nell'atto di raccogliere un gettone, toccò inavvertitamente un cavo scoperto e una tremenda scossa elettrica le costò la vita. Proprio in questi giorni i due pm che seguono le indagini, Sandro Cutrignelli e Francesco Pellecchia, hanno notificato la conclusione delle indagini premilinari alla famiglia Mariucci. Dal documento della procura della repubblica di Castrovillari, come ha reso noto l'avvocato difensore Ubaldo Minelli, emergono rafforzate le accuse a Maria Concetta Ferrario, di 43 anni, titolare dello stabilimento balneare, Alberto Groccia, di 38 anni e Giuseppe Forte, di 35, rispettivamente titolare della ditta proprietaria del video gioco e responsabile della sua manutenzione. Su di loro pende l'accusa di omicidio colposo in cooperazione, aggravato da numerose violazioni delle norme sulla sicurezza e la manutenzione degli impianti. Nel documento si parla anche, tra le circostanze aggravanti, di distacco volontario per la recisione di un cavo dovuto a precedenti inadeguati interventi di manutenzione. Gli indagati dovrebbero rispondere anche di lesioni personali a Michele Mariucci, il padre della piccola Sara, che nelle fasi di soccorso subì a sua volta una forte scarica elettrica, nel suo caso non letale. Ora la famiglia è in attesa del processo che stabilirà definitivamente le responsabilità per la morte di Sara Mariucci.