Caso Scientifico: nuovo intervento della Prodi

"Nel Piano dell’offerta formativa dell’anno scolastico 2006/2007 approvato dal Consiglio Regionale dell’Umbria si prospetta, per la programmazione formativa dell’anno successivo una “procedura partecipativa che, a partire dagli ambiti territoriali, esprima le necessità formative dei territori e la complementarietà e integrazione degli indirizzi dislocati all’interno di un ambito". Questo un passaggio dell'intervento dell'assessore regionale all'istruzione, Maria Prodi, nel corso del question time a Palazzo Cesaroni. L'assessore è tornata sulla vicenda Scientifico a Gubbio anche ieri ai microfoni di TRG: "L’obiettivo è di strutturare un’ offerta formativa che non disperda risorse didattiche e professionali ma sia sufficientemente esaustiva a livello dello stesso ambito. E’solo in un processo di questo tipo che si può prospettare una composizione delle differenti istanze emerse a proposito della presenza a Gubbio di un indirizzo scientifico. E’ bene precisare – prosegue l’assessore - che, data la confluenza stabilita a livello ministeriale dell’indirizzo biologico-sanitario in liceo scientifico, tale tipo di scuola superiore sarà comunque presente a Gubbio. E’ opportuno che prima ancora di aprire un confronto con ulteriori soggetti istituzionali appartenenti all’ambito, l’amministrazione cittadina di Gubbio si pronunci su di una ipotesi di collocazione di indirizzo di liceo scientifico. E’ importante che tale ipotesi salvaguardi, anche ipotizzando il mantenimento da parte dell’istituto Cassata di un forte profilo innovativo attraverso una progettualità legata all’autonomia scolastica, il patrimonio pedagogico e didattico di tale istituto. Una volta che il Comune di Gubbio abbia espresso una opzione rispetto alla collocazione di un indirizzo di liceo scientifico che esprima le priorità della città rispetto alla evoluzione della offerta scolastica, tenuto conto delle probabili confluenze degli indirizzi attuali, sarà possibile avere maggiori elementi di chiarezza per rispondere alle richieste delle famiglie”. “La Regione – aggiungono all’assessorato regionale - potrà allora valutare con più esaustivi elementi di riflessione, assunto anche tale momento partecipativo, quali soluzioni adottare per il prossimo piano. Si ricorda che le competenze sul governo territoriale dell’istruzione è della Regione e che il Ministero non ha alcun titolo a entrare nel merito della programmazione dell’offerta formativa e in base a questa considerazione paiono irrituali e ridondanti recenti interventi da parte di membri del governo uscente. Per rafforzare l’offerta formativa dell’area eugubino-gualdese – concludono all’assessorato, in attesa di una riflessione complessiva sul ridisegno degli indirizzi, la Giunta ritiene opportuno comunque intensificare la risposta alle vocazioni turistiche sul territorio, sperimentando percorsi integrati che arricchiscano di competenze e professionalità, a più alto contenuto vocazionale, l’offerta formativa attualmente disponibile nel Comune di Gualdo”.