A Gualdo Tadino la Comunanza Agraria, anche a seguito dei preoccupanti sviluppi dell’inchiesta “Fango and cash”, rinuncia definitivamente a circa mezzo milione di euro scegliendo senza indugio la massima tutela e salvaguardia delle proprietà collettive e del corpo idrico sottostante la cava di Pian delle Quaglie.
Nel marzo 2020 a seguito dell’operazione “Fango and cash” dell’Antimafia di Ancona la Comunanza aveva sollevato forti perplessità sulla situazione riguardante la cava di Pian delle Quaglie, in località Vaccara, e diffidato le società interessate a procedere sui terreni di proprietà collettiva con i lavori autorizzati dal comune di Gualdo Tadino, rinunciando tra l’altro a circa mezzo milione di euro.
"A quei dubbi - afferma la Comunanza - in questi mesi nessun Ente preposto ha dato risposta. Al contrario il 27 novembre, in totale assenza di dialogo con la Comunanza per una soluzione condivisa nonostante una situazione più che preoccupante, una delibera della giunta Comunale ha prorogato l'attività di cava. La proroga prevede la semplice delimitazione con rete metallica del confine con le proprietà collettive della Comunanza, lasciando proseguire l’attività di cava sul restante territorio.
A stretto giro il 30 novembre la Regione ha prorogato il giudizio di compatibilità ambientale nella medesima area.
Il 2 Dicembre, la stessa Procura Distrettuale Antimafia di Ancona ha accertato un traffico di 640 mila tonnellate di rifiuti speciali, "contaminati ed inquinanti”, notificato verbali per un totale di 14 milioni di euro ed ha iscritto nel registro degli indagati tra gli altri un funzionario della Regione Umbria, con l’accusa di corruzione.
Considerati i precedenti, l’inchiesta in corso, la continuazione dell’attività estrattiva, i rischi connessi ed il silenzio generale su queste vicende, intendiamo informare e tranquillizzare i cittadini e in particolare tutti gli utenti monte che su tali tematiche si sono già espressi in assemblea: faremo tutto quanto in nostro potere, con o senza dialogo con gli Enti preposti, per la tutela e la salvaguardia delle proprietà collettive, del prezioso bacino idrico sottostante e di conseguenza della salute della comunità, che viene prima di ogni altra cosa. Il prossimo appuntamento sarà presso il Commissario agli usi civici che sull’argomento ha già avviato un procedimento".
Gubbio/Gualdo Tadino
12/12/2020 12:28
Redazione