“La sola cosa su cui si può concordare con l’ex consigliere Luciano Neri - afferma il sindaco di Città di Castello Fernanda Cecchini - è che su certe materie l’unico organismo deputato a prendere decisioni è il consiglio comunale. Ed infatti così è stato. Il consiglio comunale ha deciso all’unanimità dei consiglieri presenti di respingere il progetto di variante al piano regolatore per l’area ex Bacchi. E lo ha fatto, come abitualmente accade nella vita istituzionale, in piena consapevolezza ed autonomia senza alcun timore nei confronti di chicchesia e senza alcun bisogno di tutele politiche”. “Francamente mi sarei aspettata - sottolinea quindi la Cecchini - che questo desse modo a Neri e ad altri esponenti politici del centro sinistra di mettere in luce la coerenza della coalizione di governo che si è schierata compatta per la difesa e valorizzazione del patrimonio storico ed architettonico della città, mura urbiche in primo piano, e di stigmatizzare semmai il comportamento dell’opposizione di destra che, messa di fronte ad una scelta, anziché schierarsi in favore degli interessi cittadini ha preferito abbandonare l’aula mostrando una chiara incapacità di avanzare proposte alternative per il governo della città”. “Le dichiarazioni di Neri appaiono invece - aggiunge il sindaco - del tutto fuori luogo tanto per il merito che per il tono, sia perché vengono quando il consiglio comunale si è già espresso con tutta chiarezza sia perché sono fondate su un presupposto completamente inesistente”. “Forse perché preso da fervore pre elettorale, Neri ha costruito un teorema sul presupposto assolutamente falso che qualcuno abbia promesso un aumento di cubatura in deroga al piano regolatore. Un tale aumento non solo non è stato promesso ma nessuno si è mai neanche sognato di chiederlo, tant’è vero che lo stesso progetto di variante bocciato dal consiglio comunale non prevede un solo centimetro cubo in più rispetto a quanto già previsto dal piano regolatore”. “Se si fosse informato, Neri avrebbe potuto accorgersi, da quel navigato politico qual è, in che cosa sia consistito e consista realmente il contenzioso, franco, aperto e trasparente, in corso da tempo tra il privato e l’amministrazione comunale. Non si tratta di un qualche metro cubo in più o in meno, non si tratta di una questione di quantità. Si tratta invece di una questione di qualità urbana, di come realizzare quelle costruzioni così a ridosso del bastione di San Giacomo. Il privato intende esercitare il suo diritto a costruire, previsto dal piano regolatore, facendolo in un modo che l’amministrazione comunale non ritiene esteticamente e funzionalmente consono ad interessi generali della città”. “Da Neri, quale dirigente regionale di un partito del centro sinistra, ci si aspetterebbe un contributo che aiuti a tenere alto il livello del dibattito proprio sul fronte di un progetto di qualità della città che è il filo conduttore degli interventi programmati dalla coalizione e attuati dall’amministrazione comunale. Ma partendo da elementi falsi o inesistenti, nessuno, nemmeno Neri, potrebbe dare mai un contributo positivo né di alto livello”.