Città di Castello: un piano di dislocazione per le antenne di telefonia

Antenne di telefonia: il consigliere comunale tifernate di An Morini auspica un “piano di dislocazione” come avviene in altre parti della Regione. “Riguardo l'antenna di Trestina è risultato che le emissioni sono al di sotto della soglia di guardia. Spero che i controlli si ripetano e siano costanti affinché la potenza di emissione non venga aumentata in futuro. Continuo comunque a pensare che la collocazione dell’antenna sia quantomeno inopportuna perché installata a ridosso della popolosa Viale Parini e senza che i residenti siano stati opportunamente preavvisati. In fase di discussione consiliare (il 29 settembre 2007), inoltre, -afferma Morini - il Sindaco non ha dato nessuna risposta sul perché la Telecom ha deciso di impiantare l’antenna su di un’area non di sua proprietà, pagando un oneroso affitto, quando a soli 5 metri sorge proprio la Centrale della Telecom dove sembrerebbe disporre di terreno sufficiente per l’istallazione, ma ha preferito trincerarsi dietro la legge Gasparri che, a suo dire, preclude alle amministrazioni locali ogni tipo di azione per razionalizzare l’installazione di antenne. In realtà la Corte Costituzionale ha dichiarato illegittimo il Decreto Gasparri per “eccesso di delega” e molti comuni italiani hanno così trovato il modo di poter di nuovo incidere sulla dislocazione delle antenne. Affinché nel nostro territorio comunale non si moltiplichino gli episodi di “antenna selvaggia” –conclude l’esponente di AN - è bene che l’amministrazione comunale inizi a considerare l’opportunità di adottare un proprio “piano di dislocazione”.