Una delle più importanti aziende di macchile agricole, la Godioli & Bellanti di Città di Castello, ha dovuto alzare bandiera bianca al cospetto del crollo delle commesse. Ieri mattina nella sede dell'Assindustria della provincia di Perugia, l'azienda ha presentato il conto di mesi di difficoltà indotti principalmente dalle forti incertezze sul futuro del tabacco: cassa integrazione ordinaria per i 60 dipendenti dell'unità produttiva nell'arco di un periodo di otto settimane, a partire dal prossimo 6 giugno. Ogni ciclo, di due settimane, coinvolgerà alternativamente un massimo di venti addetti, così da non gravare continuativamente sull'intera forza lavoro. La botta però è forte, visto che oltre agli addetti dell'unità produttiva rischia di avere ricadute a cascata anche sulla trentina di addetti delle aziende locali che lavorano per la Godioli & Bellanti, e dà il segnale lampante della crisi che attraversa l'intero settore. Un malessere che non sfuggiva affatto ai sindacati, i quali hanno dovuto prendere atto della situazione e firmare l'accordo. La situazione critica del settore verrà portata al centro della battaglia che Fiom, Fim e Uilm inizieranoo per il contratto nazionale a partire dallo sciopero generale di otto ore fissato per il 10 giugno. L'accordo stipulato tra sindacati e proprietà della Godioli & Bellanti verrà nel frattempo presentato ai lavoratori in un'assemblea prevista per i prossimi giorni.