E' la Spagna crocevia di popoli, culture e religioni la protagonista della 40/a edizione del Festival delle Nazioni che si svolge dal 23 agosto al 7 settembre a Citta' di Castello e in altre localita' dell' alta valle del Tevere umbra. La manifestazione conferma la formula che si identifica da sempre nella vocazione di esplorare, di volta in volta, civilta' musicali ma piu' in generale paesi, per lo piu', europei, mettendone in luce percorsi, stimoli, suggestioni. Nel caso della Spagna, la complessa storia in cui si incrociano cristianesimo e islam, tra scontri e convivenza, ha suggerito al direttore artistico, Aldo Sisillo, un programma interessante. In questa direzione va la proposta della Cafe' Tangeri Orchestra diretta da Jamal Ouassini, specialista in esecuzioni di musica classica arabo-andalusa. Al dialogo interculturale e all'incontro delle tre grandi religioni monoteiste e' inoltre dedicato lo spettacolo ''Shir del Essalem'' (Canti per la pace) in cui canti tradizionali e composizioni moderne saranno eseguite dal Theatrum Instrumentorum diretto da Aleksandar Sasha Karlic, e da Moni Ovadia e da Faisal Taher. L' Ensemble Odhecaton proporra' invece musiche ispirate al Libro d'Ore di Isabella laCattolica, la regina della 'reconquista' cristiana della penisola iberica, composte da polifonisti attivi presso la corte di Ferdinando e Isabella. Una novita' per l'Italia sara' l'esecuzione, in prima assoluta in tempi moderni, di due tonadillas, una forma di teatro musicale settecentesca che nacque in Spagna con funzione analoga a quella degli intermezzi italiani, per svilupparsi successivamente come forma autonoma. L'autore delle tonadillas, il tenore e compositore Manuel Garcia, fu tra l'altro il primo interprete del conte Almaviva nel ''Barbiere di Siviglia'' di Gioachino Rossini, di cui fu grande amico. Nell' allestimento prodotto dal Festival delle Nazioni, la regia sara' di Alessandra Panzavolta e la direzione musicale di Juan De Udaeta che e' anche revisore di queste partiture. Un affascinante aspetto della storia musicale della Spagna e' la musica che i gesuiti diffusero nelle colonie. E' un patrimonio di recente riscoperta, affidato dal festival tifernate allo specialista Gabriel Garrido con l'Ensemble Elyma. A due orchestre, l' Orquesta Juven de Andalucia diretta da Michael Thomas e l' Orchestra della Toscana diretta da Sisillo il compito di eseguire composizioni molto note, di autori spagnoli o ''stranieri'' che abbiano sentito in modo particolare il fascino della cultura iberica: Ravel, Rimski-Korsakov, De Falla, Rodrigo, Wolff e Mendelssohn. Su un versante piu' cameristico si collocano il chitarrista Jose' Miguel Moreno ed il pianista Joaquin Achucarro.
Città di Castello/Umbertide
16/08/2007 13:58
Redazione