Gubbio no Borders: successo per Lisa Spada. Stasera tocca alla De Vito

A Parigi suonano in tutti i club jazz e stanno registrando il loro primo album, Lisa Spada e i Third Shot per la prima volta in Italia, hanno riempito con i loro suoni la notte di ferragosto al Chiostro grande dell’ex convento San Pietro. Gubbio No Borders ci ha abituato in questi anni alla scoperta di giovani talenti con la sezione Terra Mia e neanche in questa edizione ha smentito la felicità delle proposte; il tentativo di valorizzare le migliori progettualità del territorio ha visto nell’interpretazione di ieri sera una delle scelte più riuscite. Lisa Spada, di origini eugubine, ha sedotto il pubblico con una musica garbata e di qualità. Trovare dei giovani che interpretino il jazz con tanta eleganza non è facile impresa. La rielaborazione di standard e di gospel e la proposizione di brani propri è stata interrotta da un classico di Adriano Celentano, “Storia d’amore”, che la Spada ha cantato trasmettendo al pubblico una grande emozione. Formidabile l’interpretazione di un gospel tradizionale a tre voci insieme a Nelly Stanislas e Camille Richard. Christophe Rondot al piano e alle tastiere, David Lamy alla batteria, Vincent Echard alla tromba, Gael Maffre al contrabbasso hanno accompagnato la più giovane delle donne presenti al festival. Questa sera si continua con “Transito Atlantico tra Napoli e Bahia”. L’esibizione di Maria Pia De Vito Quintet conclude la parte di Gubbio No Borders dedicato alle voci femminili. Domani, sempre alle 21.30 “Note di secolo”. La Alan Farrington Band, con Ellade Bandini, Sandro Gibellini, Roby Soggetti, Marco Coccuni, è una delle proposte su cui il Direttore Artistico Massimo Manzi ha puntato di più. Si chiude oggi la sezione cinema alle 18.00 con Let’s get lost di Bruce Weber, un ritratto del celebre jazzista Chet Baker. La rassegna, curata da Renato Maria Rogari, ha riscosso finora un ottimo successo pubblico, facendo vivere la taverna di Sant’Antonio anche in un’occasione diversa dalla festa dei Ceri.