Ha iniziato il proprio intervento ringraziando i predecessori, il “decano”, commendatore Gasperini e i presidenti Renzacci, Biagioni e Luchetti (nella foto), Cristiano Ludovici, da ieri alla guida di Confindustria Altotevere. Perché – ha spiegato - hanno contribuito a creare, rafforzare e consolidare questa associazione, per l'impegno che hanno profuso fino ad oggi, per avermi indicato in questo ruolo e per il contributo che vorranno darmi. “Servirà grande coesione tra noi imprenditori – ha proseguito -, affinché tutti si contribuisca alla crescita comune rafforzandoci l'un l'altro con l'esempio e la collaborazione. Sarà necessario continuare il rapporto di collaborazione con le istituzioni, sarà fondamentale rafforzare il legame con il mondo della scuola e non dobbiamo temere l'internazionalizzazione e non dobbiamo farci irretire dalla globalizzazione: dobbiamo gestirli così come facciamo con tutti i processi a cui sovraintendiamo. Ci vuole capacità di comprensione dei fenomeni e coraggio nell'affrontarli, pronti ad adattarsi ai cambiamenti ma senza perdere le proprie identità.
Era stato il presidente uscente, Fiorenzo Luchetti, ad aprire l'assemblea mettendo in evidenza, nel suo intervento come la classe imprenditoriale altotiberina sia riuscita ad affrontare gli anni di intensa crisi, con una determinazione ed un coraggio fuori dal comune. “Voglio sottolineare questo aspetto perché sono convinto che lo straordinario, e ribadisco straordinario, valore delle imprese del comprensorio non sia adeguatamente percepito, neanche al suo interno. Dai confini con la Toscana fino a Pierantonio si distende un tessuto industriale che ha saputo attraversare gli ultimi 8 anni con una intelligenza aziendale ed una coesione fuori dal comune. Immaginate solo che dal 2006 ad oggi le industrie dell’alta valle hanno continuato ad investire, nonostante il credit crunch, la crisi internazionale ed il crollo dei consumi.Dall’analisi dei bilanci delle società di capitali operanti nel settore industriale emerge che le immobilizzazioni sono passate da 440 milioni di euro del 2006 agli oltre 680 milioni del 2015.
Ospiti della serata Giovanni Paciullo, rettore dell’Università per Stranieri di Perugia – che ha sottolineato il ruolo dell'Univesità nel contatto con studenti, operatori economici, operatori istituzionali provenienti da molti paesi ed aree geoeconomiche che possono esprimere progettualità ispirate al nuovo approccio della cooperazione allo sviluppo - e Marco Felisati, vice direttore Internazionalizzazione e Politiche industriali di Confindustria nazionale, che ha messo in evidenza le opportunità provenienti dai paesi emergenti, l’approccio di sistema alle opportunità di sviluppo condiviso e bilaterale con tali aree geoeconomiche.
Secondo il sindaco di Città di Castello, Luciano Bacchetta “nel passaggio di responsabilità gestionali alla guida della sezione altotiberina diConfinidustria dal presidente uscente Fiorenzo Lucchetti a Cristano Ludovici, due imprenditori di successo come è nella migliore tradizione di questo lembo di territorio all’estremo nord della nostra regione, oggi non si compie solo un importante adempimento statutario dell’associazione, ma si determina un’alternanza all’insegna della continuità e di un sempre rinnovato entusiasmo carico di valori, di obiettivi da raggiungere per il bene della collettività, dell’economia e dello sviluppo sociale”.
Rinnovato il consiglio direttivo. Vice di Ludovici sarà Raoul Ranieri
Città di Castello/Umbertide
26/07/2016 08:32
Redazione