"Con la chiusura del servizio di terapia del dolore e il surreale comunicato stampa del sindaco di Foligno, l' ospedale della terza città dell' Umbria continua la sua parabola di declino a colpi di depotenziamento e smantellamento, lasciando un territorio di vaste dimensioni e tanti cittadini senza un punto di riferimento sanitario": a denunciarlo è la consigliera regionale del Partito democratico, Donatella Porzi. La quale annuncia un' interrogazione che intende conoscere "i riferimenti giuridici a giustificazione della chiusura del servizio delle terapie del dolore e i motivi dei ritardi nelle azioni di supporto al presidio". "La chiusura del servizio delle terapie del dolore - spiega Porzi - è avvenuta alla luce dell' attivazione del modulo esterno di terapia intensiva, come previsto dal piano pandemico regionale. Un documento schizofrenico e drastico, che impone agli operatori sanitari alcune azioni senza tener conto delle situazioni specifiche nei nosocomi. L' apertura del ' modulo Arcuri' ha comportato infatti un impiego di risorse umane aggiuntivo, sottratto ai servizi ordinari. L' incontro richiesto dal sindaco di Foligno, il cui operato fino ad ora è stato caratterizzato dalla totale inedia, si è limitato a leggere una grave e disonorevole sconfitta per Foligno e tutta l' area vasta come una vittoria. Occorre ribadire infatti che l' ospedale di Foligno ha più volte subito un grave e inspiegato depotenziamento che ancora oggi è in corso, segno di un preciso disegno politico". La consigliera Porzi interroga quindi la Giunta regionale sui "riferimenti giuridici che hanno portato alla chiusura del servizio di terapie del dolore a Foligno e quali sono i motivi per i quali non si è proceduto con le assunzioni di personale medico e infermieristico con le risorse economiche messe a disposizione dal Governo, sia nel 2020 che nel 2021. Serve che la Regione intervenga a tutela della salute dei pazienti, per l' immediata ripresa delle terapie del dolore, che vanno garantite per legge come Lea (Livelli essenziali di assistenza). È anche il momento di mettere nero su bianco il programma di potenziamento dell' ospedale di Foligno, considerato che al momento è investito anche della potenziale richiesta di prestazioni di utenza proveniente da altre zone della regione. Vanno programmate quanto prima - conclude Porzi - anche azioni di potenziamento e rilancio del presidio ospedaliero di Spoleto".