Primo consiglio comunale ieri a Gubbio dopo l’inchiesta della Procura di Perugia che ha portato all’arresto di nove persone tra ex amministratori e dirigenti comunali. Letta la sospensione da parte del Prefetto dei quattro consiglieri raggiunti da ordinanza di custodia cautelare ( Stocchi, Panfili, Cappannelli e Cernicchi ), è stato il sindaco Guerrini ad aprire i lavori. Prima un lungo excursus storico sulla città di Gubbio, ricordando figure apicali di specchiata onestà, da Angelico Fabbri, all’on.Baldelli, il sen. Stirati ed Edes Panfili, poi il riferimento alla cronaca giudiziaria, dichiarandosi fiducioso nell’operato della magistratura. “ Come non sentire le angosce e le difficoltà dei dipendenti comunali” ha detto Guerrini che ha assicurato il funzionamento della macchina comunale anche grazie alla riorganizzazione dei settori in atto. “ A volte ci si sente soli “ ha continuato il sindaco con riferimento alle dirigenze regionali del suo partito “ ma non per questo non andremo avanti” ed appellandosi alla protezione del patrono Sant’Ubaldo ha auspicato un’unità di intenti tra le parti politiche per superare insieme questo momento difficile per l’intera città.
Appello raccolto dal consigliere Aloia del gruppo misto: “ No a strumentalizzazioni della vicenda giudiziaria come fatto da alcuni, sì all’unità anche per dare risposte all’imponente crisi economica che ha colpito questo territorio”. Pesante l’affondo di Martinelli ( Udc): “ Si sapeva quello che avveniva con Goracci, sia le vicende relative al personale che al Prg “. Prg che, ha ricordato Martinelli, venne votato da tutti tranne il consigliere di An Gianfrancesco Chiocci: “ Lo votarono Guerrini, Smacchi, Palazzari, Girlanda” , sebbene erano note le criticità. Da Martinelli la richiesta al sindaco, nel caso in cui si arrivi ad un processo, di costituire il Comune come parte civile. Lupini ( Gubbio per noi) si dice garantista, ma ricorda che la “cappa opprimente” da anni presente a Palazzo Pretorio era ampiamente nota. Attacco al Pd: “ Nemmeno l’innocuo Pd ha fatto nulla per agire, votando invece Prg e Puc2 e poi stringendo alleanza elettorale con quegli ex amministratori Goracci che hanno consentito a Guerrini di vincere al primo turno”. Lupini si interroga sulla legittimità oggi del governo Guerrini, ma si dice disposto a collaborare in consiglio comunale per il bene della città a patto che “ il confronto sia leale e le scelte sugli obiettivi condivise”. Vantaggi della lista civica legge nella vicenda l’ennesima prova del fallimento dei partiti: “ diventati mezzi di potere per fini personali e non strumento di servizio per i cittadini”. Brunelli ( Socialisti) ha ricordato gli anni di consigliere comunale di minoranza nell’era Goracci:” Sono stato un martellato e un martellante con chi ci ha portato a questo; oggi per me sarebbe facile sparare a zero ma è più forte la volontà di rinascere” e si appella all’unità del consiglio. Bonci dello stesso partito, anch’egli consigliere di minoranza dell’epoca Goracci, invita la sua maggioranza ad essere più trasparente nei confronti delle minoranze di quanto accaduto allora. Intervento atteso quello di Cacciamani ( Fds), ex assessore ai servizi sociali con colui che la Procura ha definito” lo zar”. Intenso e commosso il suo intervento che ha un pensiero affettuoso, da maestro, ai “figli coinvolti in questa vicenda” e chiede alle forze politiche consiliari di unirsi per uscire dalla crisi. Pierotti, lista civica, spiega che il danno sociale dell’intera vicenda peserà più di quello economico, mentre Riccardini che definisce il discorso del sindaco “ da libro Cuore”, chiede le dimissioni del primo cittadino per una connivenza politica con questo sistema che dura da 20 anni. Intenso l’intervento di Ceccarelli ( Sel ):”Sarebbe da ipocriti negare che in 10 anni di Goracci non è stato fatto nulla, ma sarebbe da ipocriti dire che nessuno sapeva nulla di quello che accadeva. In tempi non sospetti avevamo intuito l’accentramento di potere sulla sua figura, il terrore politico, il maniacale agire per il consenso elettorale. Orfeo stava costruendo le sue fortune sulle divisioni del centro sinistra”. L’attacco poi al centro destra:” Goracci ha vinto nel 2001 perché c’è stato l’intervento chiaro del centro destra che lo ha votato: quella vicenda si è ripetuta nel 2006 quando il centro destra presentandosi con 4 candidati lo ha favorito. Goracci lo avete sostenuto voi”. Ruspi ( Pd ) difende il proprio partito:” che in vari incontri con la popolazione già dal 2008 denunciava diverse problematiche” e rimanda al mittente la richiesta di dimissione di Guerrini. Chiusura del punto in dibattito proprio con il primo cittadino: “ Se mi dimetto arriva il commissario prefettizio: siamo sicuri che sia meglio per la città?”.
22/02/2012 11:06
Redazione