Il disegno di legge della Giunta regionale “Norme di organizzazione territoriale del servizio idrico integrato e del servizio di gestione integrata dei rifiuti. Soppressione degli ambiti territoriali integrati” è stato approvato oggi dal Consiglio regionale con
16 voti favorevoli (Pd, Psi, Idv), 9 contrari (Pdl, Fd'I, Lega) e 3 astensioni (Prc-Fds, Udc, Comunista umbro).
L'intero territorio regionale viene individuato come ambito ottimale, assegnando all'Auri le funzioni esercitate fino ad oggi dai 4 ambiti territoriali. L'Autorità avrà un presidente, un Consiglio direttivo composto dal presidente e dai sindaci eletti dall’Assemblea, una assemblea formata dai sindaci di tutti i Comuni della Regione o assessori o consiglieri comunali da essi delegati e un revisore dei conti. In rappresentanza degli interessi degli utenti e ai fini del controllo della qualità è prevista l'istituzione della Consulta per il servizio idrico e il servizio di gestione dei rifiuti. All'Auri spetterà tra l'altro la redazione del Piano d'ambito per il servizio di gestione dei rifiuti urbani. Spetterà alla Regione Umbria esercitare funzioni di indirizzo, programmazione, vigilanza e controllo; elaborare piani e programmi di settore, promuovere iniziative per la riduzione dei consumi, per la riduzione dei rifiuti prodotti, per incentivare la filiera del riciclo, per il risparmio idrico e per la costituzione di riserve idriche. Promuovere iniziative volte alla riduzione e all’omogeneizzazione delle tariffe.
Bocciata la proposta Dottorini di modificare l'articoli 1 prevedendo la non rilevanza economica del servizio idrico integrato (20 no, 3 astenuti e 4 sì:
Idv, Prc, Comunista umbro). Stesso esito per la separazione tra i soggetti di gestione e di smaltimento dei rifiuti. Alcuni emendamenti sono stati invece ritirati in quanto recepiti dalla Giunta regionale. Approvati gli emendamenti presentati dall'Esecutivo regionale in merito consumo idrico al minimo vitale giornaliero, all'obiettivo rifiuti zero, all'assenza di emolumenti e gettoni per i componenti degli organismi dell'Auri, alla composizione della consulta degli utenti, alla partecipazione dei cittadini, delle associazioni dei consumatori e degli utenti, ai criteri per la predisposizione dei Piano d'ambito per il servizio di gestione dei rifiuti.
Respinti gli emendamenti Stufara sul riconoscimento della rilevanza economica del servizio idrico, sulla strategia rifiuti zero, sul quorum e il funzionamento dell'assemblea dell'Auri, sulla possibilità per i sindaci - per alcuni atti - di esprimere un voto in assemblea solo dopo aver consultato i rispettivi Consigli comunali, sulla composizione della consulta degli utenti, sul riscatto delle gestioni pubblico private del servizio idrico.
Respinto l'emendamento Monacelli (Udc) sulla garanzia, per i Comuni con le maggiori risorse idriche e impianti di captazione, di una particolare rappresentanza nell'assemblea dell'Auri.
Perugia
06/05/2013 17:20
Redazione