E' stata aggiornata a una data non ancora indicata - probabilmente tra venerdì 17 e sabato 18 maggio - la riunione dell' Assemblea legislativa dell' Umbria chiamata a decidere sulle dimissioni della presidente Catiuscia Marini, Pd. L' Aula ha infatti approvato con 11 voti favorevoli e otto contrari una proposta in tal senso presentata dal capogruppo del Pd Gianfranco Chiacchieroni che ha evidenziato la necessità di "approfondire il dibattito". Contro il rinvio si sono espresse le opposizioni. Di "grave errore politico" ha parlato il capogruppo di FdI e portavoce del centro destra Marco Squarta. "La regione non può più aspettare" ha detto. "La gente chiede chiarezza" ha sottolineato Valerio Mancini, Lega. "Netto dissenso" dal capogruppo di FI Roberto Morroni per il quale "non si può narcotizzare il dibattito trasformandolo in un mini congresso del Pd". Per Maria Grazia Carbonari, M5s, la maggioranza "cambia idea di ora in ora su cosa fare". "Sarà il momento di chiuderla qui" ha aggiunto. Intanto i gruppi di maggioranza hanno presentato una mozione di sostegno a Marini.
In mattinata la presidente dimissionaria aveva dato lettura di una nota redatta di concerto con il proprio avvocato Pepe, nella quale motivava le sue dimissioni con l'esigenza di tutelare la propria dignità e il ruolo istituzionale da qualsiasi attacco, e di porre un preciso punto di confine anche rispetto al dibattito in seno alla coalizione di maggioranza e al proprio partito che - parole della Marini - "non deve cercare scorciatoie su vicende come questa".