Contributi post-sisma e busta pesante: fronte comune Regione Umbria - Conferenza Regioni

La Conferenza delle Regioni ha formalmente accolto le richieste dei presidenti di Umbria e Marche di invitare Governo e Parlamento a tener conto delle esigenze delle due Regioni per la prosecuzione degli interventi di ricostruzione post sismica. E' stato il presidente della Conferenza, Vasco Errani, su proposta dei presidenti della Regione Umbria, Maria Rita Lorenzetti, e delle Marche Gianmario Spacca, a riferire in sede di Conferenza ed impegnarsi a trasmettere la sollecitazione al Governo affinchè‚ la Legge Finanziaria, contrariamente a quanto definito in sede di approvazione al Senato e attualmente in discussione alla Camera dei Deputati, contenga norme e risorse adeguate. Cio' anche nel rispetto di impegnie accordi definiti a Palazzo Chigi, in sede di ''tavolo congiunto'' Regioni-Governo. Su questo tema maggioranza ed opposizione in Consiglio regionale si sono trovate unite nella seduta di ieri nel sostenere che la restituzione e rateizzazione della busta pesante non penalizzino i cittadini umbri rispetto alle agevolazioni di cui avevano usufruito in passato Piemonte e Sicilia. Il Consiglio regionale ha approvato infatti all'unanimita' una mozione, firmata da tutte le forze politiche di maggioranza e opposizione, con il quale da' pieno mandato alla presidente della Regione, Maria Rita Lorenzetti, di intervenire con urgenza presso il Governo per la riconvocazione immediata del tavolo istituzionale affinche' venga modificato l'articolo 42 e perche' nella redazione del Dpcm (decreto presidente del Consiglio dei ministri), sia la restituzione che la rateizzazione della busta pesante vengano adeguati a quanto gia' previsto, in precedenza, per Piemonte e Sicilia. La mozione chiede anche contributi ai Comuni e per il personale precario per un totale di 23 milioni di euro; di prorogare fino al 31 dicembre 2012 la possibilita' di detrazione dell'Iva sui lavori di ricostruzione non coperti dal contributo dello Stato; il rifinanziamento della ricostruzione con ulteriori finanziamenti per il triennio di vigenza della Legge finanziaria per permettere alla Regione di garantire il completamento degli interventi previsti. Il documento nasce dalla preoccupazione legata al disegno di legge della Finanziaria attualmente in discussione alla Camera dove, all'articolo 42, in merito alla busta pesante, il Governo metterebbe a disposizione un contributo pari a 47 milioni di euro annui, per tre anni, consentendo ai cittadini di restituire il 50 per cento di quanto dovuto in un lasso di dieci anni. In passato, invece - viene evidenziato nella mozione - i cittadini piemontesi e siciliani, vittime anch'essi di calamita' naturali, hanno restituito soltanto il 10 per cento del dovuto. Riguardo ai contributi per i Comuni e per il personale precario, - e' scritto nel documento - la copertura finanziaria e' del tutto insufficiente poiche' calcolata sulla base di quanto assegnato nella precedente Finanziaria, per cui verrebbero a mancare circa 23 milioni di euro.