"È una sensazione tanto brutta ritrovarsi così vicini, ma allo stesso tempo lontani": a dirlo all' ANSA sono quasi tutte le, poche, persone nei negozi e nelle strade di Colfiorito e Serravalle di Chienti, i due piccoli borghi a confine tra Umbria e Marche. Alcuni negozianti hanno deciso anche di indossare le mascherine.
"Fino a domenica abbiamo lavorato, oggi ristorante vuoto", ha raccontato Stefano, il titolare del locale che sitrova sulla piazza di Colfiorito. Giornata senza incasso anche per i distributori di carburante che sono sulla vecchia statale 77: "i nostri affari sono già andati in difficoltà dopo l'apertura della quattro corsie che collega Foligno a Civitanova Marche, ma adesso, con questa chiusura, sarà la fine". Nazzareno, 89 anni, col suo trattore e il carico di patate, cipolle e legumi è quasi esattamente sul confine geografico delle due regioni. "Ho venduto - racconta - solo un sacco di patate. Ma l'importante che non mi becca questo virus". A chi invece i clienti non mancano è la farmacia di Colfiorito. "C'è - ha spiegato il titolare - una corsa ad accaparrarsi i farmaci ingiustificata". Sul versante marchigiano nelle ultime ore si è fatta largo anche là preoccupazione per lo smantellamento dell'ospedale di Camerino, individuato dalla Regione come uno dei 5 presidi sanitari dedicati all'emergenza Covid-19. "Ho mia sorella che è una paziente oncologica, adesso non so proprio come faremo", ha raccontato una signora fuori dal bar di Serravalle.