Scende in campo con una terapia d'urto la Regione Umbria che sceglie la via dello screening ampliato per rilevare gli infetti di Coronavirus, sintomaci e non, superando la barriera del test sinora effettuato solo sui casi entrati in contatto con soggetti positivi.
Da domani via a testi rapidi su categorie specifiche di persone indicate dall'assessore regionale alla sanità Luca Coletto e dal suo staff in video conferenza stameni da Palazzo Cesaroni. Accanto a lui i direttori regionali, Claudio Dario, e Stefano Nodessi Proietti, insieme con le prof. Daniela Francisci e Antonella Mencacci.
TEST RAPIDI
Due le tipologie di test rapido. Il primo di carattere immunologico, di cui sono già disponibili 5000 kit acquistati dalla Regione al costo di 16 euro l'uno, dall'azienda Vim spa, ma che entro il 30 marzo saranno 10 mila. Il test funziona con un pungidito con il quale esaminare la goccia di sangue per rilevare presenza o meno di anticorpi Covid-19. La risposta è disponibile entro 15 minuti e servirà per scremare i potenziali positivi da chi non lo è.
Il secondo test, di tipo molecolare, fornito dalla Cepheid srl al costo di 35 euro a kit, è un tampone rapido respiratorio che impiega 1 ora circa per dare il risultato. 6000 i kit richiesti che saranno a disposizione entro 10 massimo 15 giorni. L'elaborazione di quest'ultimi verrà effettuata nei laboratori analisi ospedalieri di Perugia, Terni, Città di Castello, Branca ed Orvieto che hanno strumentazione adeguata per l'occasione.
A regime, con entrambi i test rapidi a disposizione, si stima di poter effettuare 2000 tamponi al giorno . Per capire la portata della novità, va detto che ad oggi in Umbria sono stati effettuati 6000 tamponi di quelli classici e che solo per processarne 500 occorrono almeno 24 ore lavorando con le macchine a regime.
CHI RIENTRA NELLO SCREENING
Chi saranno le persone sottoposte a screening? Tutti i pazienti sintomatici ancora non testati ma ricoverati in ospedale; i sintomatici entrati in contatto con loro; gli utenti del pronto soccorso che abbiano fatto accesso al servizio in maniera autonoma; tutti coloro che si ricoverano anche per altre patologie in ospedale; tutti coloro che entrano per la prima volta in strutture sanitarie e in comunità non sanitarie ( carcere ad esempio ); tutti i dipendenti di aziende che svolgono attività in convenzione per la sanità regionale; tutti i medici di base, gli operatori di distretto, i farmacisti e gli specializzandi; tutti gli operatori di strutture socio sanitarie; tutti coloro che svolgono servizi essenziali: cassieri di supermarket, Vigili del Fuoco, Forze dellOrdine, agenti penintenziari.
Questo nella prima fase per un totale di 25 mila persone interessate da screening, non si esclude che in una seconda fase il parterre possa esserer ampliato.
QUESTIONE VENTILATORI
Quanto alla dotazione di ventilatori ( attualmente 12 quelli per la terapia intensiva e 8 per la subintensiva ), la presidente Donatella Tesei intervenuta al termine della conferenza, ha auspicato una rapida risoluzione dell'empasse a livello nazionale.
Da aggiornare la tabella odierna del virus: 884 i positivi, 2960 le persone in isolamento , 2629 quelli usciti , 195 i ricoverati, di cui 46 in terapia intensiva, 21 i deceduti.
Perugia
27/03/2020 12:51
Redazione