La campagna vaccinale contro il Covid-19 in Umbria "prosegue costantemente" con 11.124 persone (dato aggiornato a ieri) che sono state sottoposte alla prima dose. E, secondo quanto sottolineato dal vicecommissario per l' emergenza Covid Massimo D' Angelo, con la possibilità di utilizzare da ora in avanti "solo il 70% delle dosi che vengono consegnate, mantenendo come da indicazioni ricevute dalla Struttura del commissario Arcuri il 30% come scorta". Come distribuzione per sesso e fasce di età, come evidenziato durante l'aggiornamento settimanale con il Nucleo epidemiologico regionale, la gran parte dei vaccinati rientrano nella categoria fra 30 e 69 anni e sono prevalentemente donne (7.358) con un 66,1%. I maschi invece sono 3.766 (33,9%). L' età media delle persone vaccinate è 54,4 anni. Le categorie al momento sono quelle del personale delle aziende sanitarie ospedaliere (9.013) per un 81% e il personale e gli ospiti delle Residenze protette e Rsa (2.111) per un 19%. Da una valutazione sul rischio di esposizione, ha poi ricordato D' angelo, "rientrano nel piano vaccinale di questa prima parte anche gli operatori socio sanitari, soggetti che lavorano all' interno di reparti ad elevato impatto di contagio Covid". Sono invece meno del 20% i sanitari che non hanno ancora risposto, ha sottolineato il direttore regionale alla Salute, Claudio Dario, "e su cui stiamo lavorando". "Quelli che hanno espresso un diniego sono al momento meno di 300" ha aggiunto. Secondo D' Angelo "va garantita quanto più possibile l' adesione ma bisogna anche andare avanti assicurando gli interventi vaccinali sulle diverse categorie che prevede il piano di intervento". Il vicecommissario ha poi ribadito che dalla Struttura del commissario straordinario per l' emergenza "ci è stato chiesto di mantenere in magazzino il 30% delle dosi consegnate". "Per questo motivo - ha detto - proseguiamo quindi con il piano di intervento monitorando i consumi e le vaccinazioni al fine di garantire la presenza di questa percentuale". Come percentuale, ha commentato Dario, l' Umbria ora "è intorno al 74-75% e quindi la gestione e la programmazione delle prossime vaccinazioni vedrà un rientro sulle percentuali che ci vengono indicate per avere una sicurezza della seconda dose". Per Dario c' è stata finora "una programmazione attenta e rigorosa nella gestione delle singole dosi, con l' Umbria che ha utilizzato quasi completamente la sesta vaccinazione Pfizer". "Dove ci sono state defezioni - ha proseguito - i gruppi vaccinali avevano l' elenco di chi aveva dato disponibilità e quindi si è proceduto alla chiamata di questi per coprire l' opportunità di vaccinare anche sulle singole dosi. Non c' è stata quindi dispersione di quanto ci è stato consegnato con il recupero anche del sesto vaccino". Inoltre, in merito al passaggio ad altre categorie per la vaccinazione, D' Angelo ha ricordato che "si può prevedere esclusivamente l' intervento vaccinale sulla base della fase in cui ci troviamo perché tutto viene modulato a livello nazionale, con il nostro piano che prevede altre categorie ma solo dopo aver avuto mandato possiamo procedere". Ieri intanto, ha annunciato il vicecommissario, sono arrivate in Umbria 1.000 dosi del vaccino Moderna e altrettante ne arriveranno, tra il 25 e il 27 gennaio, "e verranno incluse nel progress delle categorie previste nel piano nazionale e regionale".