Crisi Merloni: il ministero convoca le parti l'8 febbraio

Il ministero per lo Sviluppo economico ha convocato per l'8 febbraio prossimo l'attesa riunione fra parti sociali e Regioni sul futuro del gruppo elettrodomestico Antonio Merloni. La convocazione era stata sollecitata ripetutamente dai sindacati di categoria Fiom, Fim e Uilm, che oggi hanno deciso di spostare alla stessa data la manifestazione nazionale di protesta indetta originariamente per il 2 febbraio. ''Speriamo che sia l'incontro decisivo - ha detto Andrea Cocco della Fim Cisl - per arrivare finalmente alla firma dell'Accordo di programma sul futuro dell'azienda e dei territori coinvolti nella crisi''. La Antonio Merloni (3.200 dipendenti diretti, piu' 5-6.000 dell'indotto) e' in amministrazione straordinaria da ottobre 2009, e l'incarico dei tre commissari nominati dal Mse scade a maggio. Fiom, Fim e Uilm chiedono la prosecuzione della legge 'Marzano', la proroga degli ammortizzatori sociali e investimenti a sostegno della cessione di singoli asset del gruppo (bombole e serbatoi, piani di cottura) e della riorganizzazione degli stabilimenti di Marche e Umbria che producono frigoriferi e lavastavoglie. Proprio ieri l'azienda aveva annunciato uno slittamento all'8 febbraio della ripresa produttiva negli impianti di Fabriano, che comunque riguarda solo parte delle maestranze, e per un massimo di 23 giorni lavorativi.