Crisi Merloni: sulla torre di Nocera anche Articolo21

“L'iniziativa spontanea dei lavoratori che hanno occupato la torre del campanaccio di Nocera Umbra è riuscita a portare un pò di luce su questa vertenza così drammatica e per questo è senz'altro un fatto positivo”. Lo ha detto stamattina il segretario generale della Cgil dell'Umbria Mario Bravi, che ha raggiunto i lavoratori che da sabato si trovano in cima al monumento, ormai diventato il simbolo della vertenza Antonio Merloni. “A questo punto – ha aggiunto Bravi – chiediamo ancora una volta al ministro Romani di battere un colpo, perché è sempre più necessario che il Governo si faccia carico di una vertenza che ha chiaramente un carattere nazionale”. Sulla stessa linea d'onda anche Beppe Giulietti, portavoce dell'associazione Articolo21, anche lui salito sul Campanaccio per portare la propria solidarietà ai lavoratori. “Che questa sia una delle vertenze più pesanti del Paese è evidente – ha dichiarato Giulietti – e per questo voglio lanciare proprio da qui un appello a tutti i media nazionali: dedichino a vicende come questa, ai diritti sociali, alle morti sul lavoro, alla disoccupazione che aumenta, almeno un centesimo del tempo che nelle ultime settimane hanno dedicato al delitto di Avetrana. Sarebbe già un grande passo avanti. In questo Paese – ha aggiunto Giulietti - non può esistere solo la cronaca nera: bisogna riportare in prima serata il tema del Lavoro”. Giulietti da Nocera Umbra ha anche annunciato l'adesione di Articolo21 alla manifestazione nazionale della Cgil del prossimo 27 novembre. E sempre stamattina sul Campanaccio di Nocera è salita anche la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini che ha ribadito ai lavoratori l'impegno della sua giunta per una conclusione positiva della vertenza. “Abbiamo apprezzato la presenza della presidente – ha dichiarato Luciano Recchioni, della Rsu dell'Antonio Merloni di Nocera Umbra – anche perché nell'eventualità dell'attivazione della seconda parte dell'accordo di programma, la Regione dovrà giocare un ruolo molto importante. Al tempo stesso siamo preoccupati – ha aggiunto l'operaio – per la situazione di incertezza politica del Governo, che di certo non è di aiuto in una fase così delicata”.