Una "Vespa special 50" per papa Francesco quale veicolo di pace e fratellanza fra i popoli, personalizzata con i colori della bandiera italiana e simboli universali di unità delle nazioni. Un omaggio inedito in onore del Santo Padre che sta prendendo forma presso lo Scooter Vintage Museum, di Città di Castello, un vero e proprio tempio a ingresso gratuito per appassionati e collezionisti provenienti da tutto il mondo, spinti nella terra di Monica Bellucci e Alberto Burri dalla passione per lo scooter più famoso, ma anche dalla ricerca degli introvabili pezzi di ricambio e dell'assistenza meccanica specializzata. Il Museo è nato da una costola dell'officina meccanica specializzata nel restauro, fondata da Paolo Palla e dal figlio Giacomo, insieme al suocero Dario Grelli, che ha accolto personaggi come Luca Cordero di Montezemolo, al quale Paolo e il figlio Giacomo hanno restaurato ben cinque Vespe, ma anche clienti meno noti. Tra questi il nipote di papa Francesco, collezionista innamorato della mitica due ruote della Piaggio, che un bel giorno è arrivato direttamente dall'Argentina per acquistare i preziosi componenti sostitutivi che era impossibile trovare altrove. A suggellare il traguardo dei 30 anni di attività è stata nei giorni scorsi l'onorificenza dell'Automotoclub storico italiano (Asi), che ha riconosciuto lo Scooter Vintage Museum di Città di Castello tra i più importanti e belli d'Italia. Il Museo è stato inaugurato nel 2010 a Città di Castello in via Martiri delle Foibe, 10. All'interno dell'esposizione si possono vedere ed apprezzare oltre 70 veicoli in mostra dal 1947 ai giorni nostri. La collezione e stata suddivisa in settori: Vespa e Lambretta, veicoli a due ruote e sidecar e una sezione riservata ai motocarri. Ad arricchire l'esposizione, una raccolta di gadget, ricambi e accessori, tabelle pubblicitarie, oltre a una selezione fotografica di Vespa e Lambretta nel cinema anni '50 e '60. "In questi 30 anni mi sono davvero tolto grandi soddisfazioni e spero di averne ancora moltissime", spiega Giacomo Palla all'ufficio stampa del Comune di Città di Castello