“Nei nostri territori l'annosa questione dei danni provocati dalla fauna selvatica è sempre più forte, come denunciato recentemente anche da Confagricoltura Umbria, e per questo stiamo lavorando con il ministero dell’Ambiente per trovare una soluzione condivisa che tuteli al contempo il rispetto dell’habitat e la difesa delle produzioni agricole”.
Ad affermarlo è il presidente della commissione Agricoltura, Filippo Gallinella, che in seguito ad un question time tenutosi in commissione alla Camera, riferisce quali siano le misure di azione previste. “Lo scorso anno è stato istituito un tavolo per il coordinamento degli interventi territoriali in materia di danni da fauna selvatica, anche allo scopo di elaborare una proposta di modifica della legge 157/92 a carico degli articoli 18 (Specie cacciabili e periodi di attività venatoria) e 19 (Controllo della fauna selvatica), oltre all’introduzione dell’articolo 18 bis (Gestione faunistico venatoria degli ungulati). Tali modifiche – prosegue il presidente – sono volte a raccogliere in un unico quadro normativo la disciplina della caccia agli ungulati, con particolare riferimento al cinghiale, responsabile di ingenti danni all’agricoltura, per il quale è necessario favorire la realizzazione di specifici piani di abbattimento. Con questo obiettivo, il prelievo venatorio può essere effettuato anche al di fuori dei periodi stabiliti dall’articolo 18 della legge 157/92, mentre la caccia di selezione agli ungulati deve essere svolta da soggetti abilitati. Perciò, si è ritenuto necessario aggiornare l’articolo 19 della legge in questione, per consentire alle Regioni di dotarsi di nuove figure autorizzate e selezionate attraverso appositi corsi di preparazione alla gestione faunistica. Per quanto riguarda, invece, la problematica relativa al risarcimento dei danni al settore agricolo, lo scorso giugno il Governo ha provveduto ad effettuare alla Commissione europea la notifica di uno schema di decreto interministeriale che disciplina le modalità di concessione degli aiuti che, a decorrere dal 2015, prevedono la possibilità di risarcimento dei danni arrecati ad attrezzature, infrastrutture, animali, piante e alle imprese attive nella produzione agricola primaria. Ora – conclude Gallinella – attendiamo le valutazioni di competenza della Commissione europea”.
Perugia
27/07/2018 11:50
Redazione