In tempi di crisi e di forte difficoltà per il mondo del lavoro e per i pensionati, organizzare una festa del sindacato può sembrare fuori luogo, ma non se la festa assume il significato dello stare insieme, del dialogo e del confronto. È questo lo spirito che ha caratterizzato ieri (6 settembre) la Festa territoriale delle Camere del Lavoro di Foligno, Bastia Umbra, Spoleto e Valnerina che si è tenuta presso la sala polivalente Ca' Rapillo di Spello.
Oltre 400 persone hanno partecipato prima alla tavola rotonda organizzata dalla Cgil, sul tema "Una nuova società in tempo di crisi" e poi alla cena sociale e alla serata danzante a seguire.
Il dibattito, aperto dal responsabile della Cgil territoriale, Ulisse Mazzoli, ha visto confrontarsi sui temi della crisi e delle possibili strategie per uscirne, rappresentanti del sindacato (Mario Bravi e Vincenzo Sgalla, segretari della Cgil dell'Umbria e di Perugia), delle imprese (il presidente della Camera di Commercio di Perugia, Giorgio Mencaroni e quello di Confindustria Foligno, Giuseppe Metelli) e delle istituzioni locali (c'erano i sindaci di Foligno, Nando Mismetti, di Bastia Umbra Stefano Ansideri e quello di Spello, Sandro Vitali). A coordinare il dibattito, il direttore di Trg, Giacomo Marinelli Andreoli.
Unanime il giudizio sulla gravità della crisi e sulla necessità di una immediata inversione di tendenza rispetto alle politiche dell'austerità e del rigore. Dai sindaci, in particolare, un grido d'allarme sulla nuova emergenza per le casse dei comuni, che, anche in seguito alla abolizione dell'Imu, non riescono a pagare fornitori e aziende. Dal mondo dell'impresa, invece un richiamo alla necessità di ridurre le tasse sulla produzione e sul lavoro. Un punto di convergenza, questo, anche con il sindacato, come ha dimostrato il recente accordo tra Cgil, Cisl e Uil e Confindustria su fisco, sistema industriale e spesa pubblica.
Diverse invece le posizioni su altri temi, come il welfare ("non un costo, ma un fattore che favorisce lo sviluppo, come dimostrano i paesi scandinavi", secondo la Cgil), la tassazione dei grandi patrimoni (altro intervento assolutamente necessario secondo il sindacato) e l'operato degli ultimi governi. In particolare, la Cgil sottolinea il danno subito con la riforma delle pensioni (avviata dal governo Berlusconi e conclusa da quello Monti-Fornero) per migliaia di lavoratori umbri che, alle soglie ella pensione, si sono visti rinviare di 5-6-7 anni il meritato riposo.
Ma quali possibili soluzioni per uscire dalla crisi? "Noi la nostra proposta l'abbiamo presentata da tempo - ha detto Mario Bravi, segretario generale della Cgil dell'Umbria - e si chiama Piano per il Lavoro. È infatti non più rinviabile un radicale cambiamento delle priorità dell'azione politica del governo, rimettendo al centro il lavoro, gli investimenti, una seria politica industriale e una redistribuzione dei redditi che vada a ridurre quelle disparità e diseguaglianze macroscopiche, che sono,non solo conseguenza, ma concausa della crisi stessa".
Il dibattito integrale andrà in onda giovedì prossimo, 12 settembre, in "Speciale Link" alle ore 21.15 su Trg ( replica venerdì ore 14.30 su Trg e 21.15 su Trg1).
Foligno/Spoleto
07/09/2013 19:22
Redazione