A distanza di 40 anni dall’inizio dei lavori, sarà possibile dare vita ad un’opera strategica per il sistema irriguo ed idrico dell’Umbria. Parliamo della Diga di Casanova sul fiume Chiascio, nei pressi di Giomici di cui si avvierà la prima fase degli invasi sperimentali propedeutica alla entrata in esercizio dopo il recente rilascio dell’autorizzazione da parte del Ministero delle Infrastrutture, Direzione generale dighe. Grande soddisfazione della Presidente della Regione Umbria Donatella Tesei e del Vicepresidente Roberto Morroni, cui è stata data notizia dell'iter dal Presidente dell’Ente Acque Umbre Toscane, Domenico Caprini. L'impianto in questione è il settimo in Europa per capacità di invaso: conterrà 224 milioni di metri cubi di acqua, con una lunghezza di 20 chilometri e superficie lacustre di 9 chilometri quadrati. I benefici offerti dall’infrastruttura riguarderanno circa la metà della comunità regionale: verranno assicurate le risorse necessarie per il fabbisogno irriguo e le necessita' idropotabili di ampie aree della regione; verrà dato un rilevante contributo all'equilibrio idrologico del lago Trasimeno insieme alla diga di Montedoglio sul Tevere; si svilupperà un circuito virtuoso della disponibilità della risorsa idrica costituendo la diga una vera e propria “banca dell’acqua”. La conclusione dei lavori era prevista da anni, già dal 2019, con un costo di 43 milioni di euro, messi a disposizione dal Ministero delle Politiche Agricole. Eretta tra gli anni '80 e '90 la diga non è mai entrata in funzione. In occasione degli invasi sperimentali, la Presidente e il Vicepresidente della Regione Umbria organizzeranno un evento di inaugurazione dell’inizio attività.