E' stato rimesso in libertà il 39 pugliese, domiciliato a Gubbio, che nella giornata di sabato 9 ottobre era stato tratto in arresto per detenzione di stupefacenti. L'uomo, noto in città come gestore di un' attività di pubblico esercizio in pieno centro storico, assistito dall'avvocato Ubaldo Minelli, è comparso davanti al Giudice del Tribunale di Perugia nella giornata di lunedì, vedendosi convalidato l'arresto e venendo rimesso in libertà nella stessa serata.
I Carabinieri della Compagnia di Gubbio, che nel pomeriggio di sabato, nel corso di un servizio atto alla prevenzione della microcriminalità e, in particolare, al contrasto dello spaccio di stupefacenti, avevano proceduto al controllo di un’auto ferma all’interno di un parcheggio di un supermercato di Gubbio con a bordo due persone, risultate poi essere fratelli. L’atteggiamento nervoso dei due e la loro presenza davanti al supermercato avevano insospettito i Carabinieri, che avevano deciso di approfondire il controllo perquisendoli. L’atto permetteva di rinvenire di 1 gr. di sostanza stupefacente detenuto dal fratello maggiore nella tasca dei pantaloni. Questi aveva anche una chiave di una stanza di un albergo di Gubbio. L’uomo è rimasto sgomento quando i militari gli hanno comunicato che si sarebbero portati presso l’hotel per estendere la perquisizione al domicilio. All’interno, infatti, gli operanti hanno trovato ulteriori 10 gr. della predetta sostanza, oltre a materiale per il taglio e il confezionamento. Nel medesimo contesto, sul sedile posteriore del veicolo, gli operanti hanno trovato uno zaino con all’interno una pistola a salve priva di tappo rosso, una parrucca, varie fascette in plastica e un rotolo di nastro per pacchi. Tutto il materiale è stato sottoposto a sequestro. La droga è stata inviata al LASS del Comando Provinciale Carabinieri di Perugia per le analisi di rito. L’uomo è stato tratto in arresto per l’ipotesi di reato di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio e denunciato all’Autorità Giudiziaria in concorso col fratello minore per il porto in luogo pubblico di oggetti atti ad offendere.