Verso il “partito democratico” fra polemiche e presunta unita’. Citta’ di Castello, dopo le recenti vicissitudini elettorali fra Ds e Margherita (di “governo” e “opposizione”), rischia nuovamente di diventare un caso “anomalo” nel panorama regionale dove tutto sembra protendere all’unita’. In casa Ds, nonostante gli appelli dell’attivissimo neo-segretario, Roberto Perugini, si apre un fronte alquanto consistente di oppositori al nuovo soggetto politico capitanato dal senatore Vennazio Nocchi, che, lunedi scorso, ha ufficializzato il proprio dissenso con la mancata partecipazione al summit di Umbertide. Oggi interviene sulla questione anche il giovane segretario della sezione “Berlinguer” dei Ds, Christian Goracci che punta l’indice sul partito democratico e lascia intendere che a Citta’ di Castello la sua costituzione potrebbe aprire scenarti clamorosi anche in consiglio comunale. “L’attuale dibattito sul Partito Democratico, che anche in chiave locale dopo l’iniziativa di Umbertide sta aprendo la strada alla discussione congressuale dei Democratici di Sinistra del prossimo aprile, evidenzia un tema fondamentale. Il socialismo, è ormai diventato il tema centrale nel dibattito a sinistra. Una parola che connota una precisa scelta di campo, ideologica, politica, culturale, che evoca richiamo e suscita emozioni. Il socialismo è centrale a maggior ragione dove non se ne parla, come ad Umbertide al seminario sul Partito Democratico, che ha evidenziato così, la difficoltà di affrontare uno dei quei grandi temi ancora irrisolti dopo Orvieto, che risulta centrale nelle definizione del nuovo soggetto politico. La discussione che da qui si aprirà, fino alla fase congressuale di aprile nei Democratici di Sinistra, al di la dell’ articolazioni dialettiche sulla necessità o meno del nuovo soggetto, ruoterà tutta attorno a due basilari domande: Il nuovo partito Democratico starà dentro al PSE, all’ Internazionale Socialista, sarà capace di darsi una collocazione europea certa, o cercherà di riprodurre l’eccezione italiana in ambito internazionale? In più. La sua forma, richiamerà un partito strutturato, radicato nel territorio, capace di trasformazione sociale, oppure sarà un semplice cartello elettorale una fusione a freddo tra Ds e Dl? E’ certo che questa ultima ipotesi risulterebbe più assurda proprio a Città di Castello dove significherebbe rimuovere completamente le affermazioni fatte in una campagna elettorale caratterizzata da evidenti lacerazioni. Nell’ attesa della discussione congressuale, è comunque necessario in ambito cittadino, auspicare la ripresa,di una prospettiva di ampio confronto, che coinvolga l’intera coalizione di Centro-Sinistra. Occorre recuperare un passaggio fondamentale, quello cioè, della convocazione del tavolo dell’Unione al più presto, che prima di nuove iniziative, possa mettere a confronto non solo Ds e Dl ma tutte le altre forze di governo cittadino, con quelle dell’ opposizione che a livello nazionale condividono le linee politiche dell’Unione”.
22/11/2006 12:00
Redazione